COSENZA Sul ponte, nei dipartimenti e nelle chat la “campagna elettorale” è già iniziata: oltre al voto amministrativo, a Rende c’è infatti un’altra partita che potrebbe chiudersi a cavallo dell’estate ed è quella che porterà all’elezione del nuovo rettore dell’Unical.
Per il dopo-Leone, archiviata l’ipotesi della proroga che aveva creato non pochi mal di pancia, si fa già qualche nome nonostante i tempi non siano proprio maturi: si tratta di due figure che in questi anni si sono già segnalate per il loro ruolo all’interno della cittadella universitaria di Arcavacata, ovvero Gianluigi Greco, professore ordinario di Informatica e dal 2018 direttore del dipartimento di Matematica e informatica dove resterà fino al prossimo 31 ottobre, e Patrizia Piro, pro-rettrice e ordinario di Costruzioni idrauliche, marittime e idrologia.
Si tratta di due professionalità vicine al Magnifico, il che garantirebbe anche una continuità con il mandato che sta per concludersi, iniziato poco prima della pandemia (novembre 2019).
Piro nel 2018 è stata eletta presidente nazionale del Centro studi idraulica urbana (CSDU), ed è stata confermata in questo ruolo per i due trienni a seguire (da ultimo a maggio dell’anno scorso per il 2024-2027, all’unanimità) e in questo ruolo è stata la prima donna, nel 1992.
Greco, che da gennaio 2022 è presidente dell’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale (AIxIA) e dal 2023 coordina la task force del Governo per l’intelligenza Artificiale, sembra il favorito della partita: carriera folgorante, a meno di 50 anni ha un curriculum di tutto rispetto e ha rappresentato in tantissime occasioni, anche fuori dai confini nazionali, l’ateneo che negli ultimi anni ha promosso una massiccia “campagna acquisti” segnalandosi nel rientro dei cervelli da altre università (da Gottolb a Indolfi, da Melfi a Vommaro), un’emigrazione intellettuale al contrario.
Sulla data del voto non c’è per ora alcuna comunicazione ufficiale: giugno/luglio sembra ad oggi la finestra più probabile o comunque opportuna, ma quasi sicuramente si dovrebbe votare dopo la pausa estiva (il mandato scade il 31 ottobre 2025). Nelle modifiche allo Statuto, impresse proprio da Leone, è stato infatti stabilito che «l’elezione del Rettore dell’Unical avverrà, da ora in poi, nel mese di settembre o, in caso di ballottaggio entro la prima metà di ottobre, per ridurre al minimo il tempo di “vacatio” sussistente tra l’elezione del nuovo Rettore e la sua presa di servizio (il 1° novembre), che nell’ultima tornata elettorale fu di ben 4 mesi. Una decisione che eviterà quella fase di rallentamento dell’azione politico-amministrativa dell’università, in cui il Rettore eletto non ha alcun potere amministrativo; mentre quello formalmente in carica non ha più peso politico, in attesa dell’insediamento del nuovo eletto».
Dal punto di vista procedurale, invece, se i candidati fossero tre sarebbe necessario il ballottaggio, se fossero cinque sarebbe invece doppia prova nelle urne e poi ballottaggio.
Qualunque sarà il nome, sullo sfondo – a proposito di tempistica – c’è però soprattutto la sfida del policlinico, che avrà presumibilmente una accelerata proprio una volta che il nuovo rettore (o la nuova rettrice) sarà eletto. Messa da parte la fantapolitica che ipotizzava un ruolo di Nicola Leone come candidato della (poi naufragata, almeno per ora) città unica, o magari a Cosenza una volta terminato il mandato, il prossimo Magnifico avrà questo dossier sul tavolo per cui serviranno diplomazia e ascolto: ricerca e didattica dovranno spesso cedere il passo al confronto politico e alle sinergie istituzionali dunque ci vorranno doti aggiuntive rispetto a quelle accademiche. In bocca al lupo. (euf)
L’INTERVISTA | Leone: «L’Unical attrae sempre più stranieri, sia tra gli studenti che tra i docenti»
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