Anci, le proposte in caso scioglimento comuni per mafia
La linea del presidente nazionale Gaetano Manfredi riassunta all’Ansa

NAPOLI «Abbiamo fatto una serie di proposte da inserire nella riforma del Tuel, il Testo unico degli Enti locali, che toccano essenzialmente tre punti: da un lato una più chiara definizione di quelle che sono le tipologie di reato che determinano poi lo scioglimento del Comune; la presenza nel processo di una fase di contraddittorio formalizzata in maniera tale che il Comune si possa anche difendere presentando documenti alla commissione d’accesso; rafforzare i provvedimenti intermedi, quindi la vigilanza rafforzata per non arrivare direttamente allo scioglimento, già prevista dalla legge ma definirla ancora meglio e rinforzarla; ed infine, qualora venga deciso lo scioglimento intervenire anche sulla struttura amministrativa perché spesso le collusioni e le infiltrazioni avvengono attraverso la struttura amministrativa che spesso resta indenne quindi la politica va a casa e la struttura politica resta inalterata e questo diventa un vulnus rispetto alla procedura». Lo ha detto all’Ansa il presidente di ANCI Gaetano Manfredi commentando la sua audizione in commissione alla Camera su Infiltrazione e condizionamento mafioso negli appalti e nei contratti pubblici.