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Lorenzo Calogero e l’ombra assidua della poesia

Nel nome del poeta calabrese una raccolta di scritti e poesie

Pubblicato il: 25/03/2025 – 10:46
di Vito Teti
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Lorenzo Calogero e l’ombra assidua della poesia

Il 25 marzo 1961 moriva Lorenzo Calogero, nato nel piccolo centro di Melicuccà, in provincia di Reggio Calabria. Nel 1929 la famiglia Calogero si trasferisce a Napoli per avviare i figli agli studi universitari. Lorenzo inizia ad Ingegneria, ma l’anno successivo decide di cambiare facoltà iscrivendosi a Medicina. Nel 1934, per ristrettezze economiche, la famiglia Calogero è costretta a tornare in Calabria. Segue con profitto gli studi ma contemporaneamente legge i poeti e scrive: in questo periodo compone buona parte dei versi che formeranno le raccolte 25 Poesie, Poco suono e Parole del Tempo.

“La vita del paese matura più eventi per ogni singolo individuo su un solo oggetto, che non la vita della città. In essa si vive e si soffre insieme una vita più intensamente individuale” (Lorenzo Calogero).
“A me piace conoscere gli uomini solo per poterli allontanare quando mi piace da me- quando non sono delle mie tendenze, dei miei gusti, della mia cultura. Bisogna per questo necessariamente conoscerli. In che modo altrimenti si potrebbero allontanare se in minima parte non si conoscessero; si sentirebbe allora un fascino malefico ed opprimente” (Lorenzo Calogero).
“I miei mondi sono abitati di carne e io non vedo dappertutto che illusioni (Lorenzo Calogero).
Amore significa vivere secondo la norma minima. Gli uomini invece vogliono vivere secondo la norma massima” (Lorenzo Calogero).
“Io mi sforzo di essere quanto è più possibile vicino agli eventi, in contatto alla realtà oggettiva delle cose- fuori di me stesso. e di migliorare per quanto mi è possibile gli eventi per il bene di quelli che mi circondano. e non per saziare la mia fame. Così solo sazio i miei strazii arcani” (Lorenzo Calogero).
“Io sono un uomo perseguitato dal mio terrore di rivelare sentimenti assurdi e di disgelare ogni mio affetto più sano corrotto da ogni possibile assurdità […] questo è il motivo per cui è esistito sempre in me l’istinto di sviluppare fino a un grado massimo l’istinto verso la poesia, per compensarmi dell’amore che non ho e non ho potuto avere” (Lorenzo Calogero).
“Vivere naturalmente è il grande segreto per vivere felice” (Lorenzo Calogero).

Lorenzo Calogero / Scritti e riflessioni
Quaderni con disegni e appunti inediti (in “L’ombra assidua della poesia”, a cura di Vito Teti, Dipartimento di Filologia, Rubbettino editore, 2010).
2010-2016

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