Cura e decoro urbano di Lamezia, il giudizio negativo di tutti e tre i candidati a sindaco – VIDEO

LAMEZIA TERME L’approccio è quello di chi sa bene che la campagna elettorale è tutta davanti ma, opportunamente, non perde l’occasione per mettere in evidenza il proprio profilo, declinare le parole d’ordine, anticipare i temi con i quali chiederà la fiducia dei cittadini. E’ andato in onda ieri sera su L’altro Corriere (Canale 75) il format dedicato alle prossime elezioni amministrative con il primo, atteso confronto fra i tre candidati a sindaco che a Lamezia Terme si contenderanno la guida di una delle città più importanti della Calabria. In studio, ospiti di Danilo Monteleone, Doris Lo Moro per il centrosinistra, Mario Murone per il centrodestra e l’outsider Gianpaolo Bevilacqua. Una discussione, quella fra i tre competitori, che è apparsa sin da subito caratterizzata dall’attenzione a non fare passi falsi, dal rintuzzare i colpi di fioretto (vellutati) degli avversari, dal presentarsi come soluzione politica ed amministrativa affidabile.
È cosi che Doris Lo Moro risponde con nettezza alle osservazioni che le vengono rivolte sul suo ruolo da assessore regionale alla sanità quando il Consiglio regionale scelse di sopprimere l’Azienda Sanitaria di Lamezia Terme, Mario Murone fronteggia l’osservazione rivolta ad un centrodestra che sceglie di estromettere il sindaco uscente Paolo Mascaro, Gianpaolo Bevilacqua circostanzia una scelta che lo vede oggi contrapporsi a quello che è la sua storica area di appartenenza e cioè il centrodestra.
Pur con gli inevitabili distinguo, i tre candidati a sindaco non si sono sottratti al giudizio sull’esperienza amministrativa del sindaco uscente Paolo Mascaro. Mario Murone riconosce all’esponente di Forza Italia il lavoro di risanamento economico-finanziario del Comune, giudizio quest’ultimo condiviso da Giampaolo Bevilacqua. Entrambi i candidati concordano anche su un altro giudizio all’indirizzo di Mascaro, dallo scollamento con i cittadini al non aver saputo comunicare. Doris Lo Moro ha evidenziato invece l’isolamento ed il ruolo perduto di Lamezia Terme nello scacchiere regionale. Unanime fra i tre il giudizio negativo sulla cura e sul decoro urbano della città che versa oggi in condizioni difficili da accettare. Altro tema, che a Lamezia Terme città con tre scioglimenti per infiltrazioni mafiose alle spalle va sempre tenuto in considerazione, la formazione delle liste. Bevilacqua sottolinea «manderò tutto in Prefettura, chiedero al Prefetto di vigilare, se dovesse essere riscontrato qualche problema io sarò il primo ad intervenire ed eliminarlo», Murone dice «sono i partiti a compilare le liste, per la storia di Lamezia sappiamo che i controlli devono essere sempre più efficienti ed approfonditi, stiamo cercando di ottenere un controllo dagli organismi competenti a tutti i livelli». Doris Lo Moro evidenzia «è vero che le liste le fanno i partiti ma il sindaco ha una grande responsabilità, io non metterei nelle mie liste una persona che è stata citata in una relazione di accompagnamento al decreto di scioglimento, mi è già capitato di rifiutarli ed allo stato delle mie conoscenze li vedo collocati altrove». (redazione@corrierecal.it)

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