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Sanità

Passo in avanti nell’assistenza cardiologica in Calabria, la procedura Tavi arriva al “Pugliese”

Consentirà di trattare la stenosi aortica severa senza aprire il torace

Pubblicato il: 16/04/2025 – 12:05
Passo in avanti nell’assistenza cardiologica in Calabria, la procedura Tavi arriva al “Pugliese”

CATANZARO Un altro passo avanti nell’assistenza cardiologica di alta specializzazione in Calabria. All’U.O.C. di Cardiologia del presidio ospedaliero “Pugliese” dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Renato Dulbecco” – si legge in un comunicato – è possibile effettuare l’impianto percutaneo di valvola aortica biologica (Tavi), una procedura mini-invasiva che consente di trattare la stenosi aortica severa senza aprire il torace, ma attraverso un catetere inserito dall’inguine del paziente. Si tratta di un rafforzamento dell’offerta aziendale, dal momento che la procedura Tavi viene già regolarmente eseguita presso l’U.O.C. di Cardiologia dell’area di Germaneto, diretta dal Professore Daniele Torella, e che ora, con l’attivazione al Pugliese, consolida la rete assistenziale integrata dell’AOU “Renato Dulbecco”, diretta dal commissario straordinario, dottoressa Simona Carbone. Con grande soddisfazione, Vincenzo Antonio Ciconte, Direttore dell’U.O.C. di Cardiologia del P.O. “Pugliese”, ha annunciato che nei giorni scorsi sono stati trattati con successo i primi pazienti, alcuni dei quali sono già stati dimessi in ottime condizioni di salute. Le procedure sono state eseguite dalla dottoressa Annalisa Mongiardo, operatrice con consolidata esperienza nelle Tavi, e dalla dottoressa Cristina Nesta. L’attivazione della Tavi anche al Pugliese – si legge ancora – rappresenta una risposta concreta alla grave emigrazione sanitaria che ogni anno coinvolge migliaia di calabresi costretti a spostarsi fuori regione per ricevere cure specialistiche. Si riduce così il disagio dei pazienti, si innalza la qualità dell’offerta sanitaria e si argina il deficit economico della sanità calabrese. Secondo le attuali linee guida internazionali, la Tavi è indicata nei pazienti con stenosi aortica severa, sintomatica, di età superiore ai 75 anni, o in quelli che, indipendentemente dall’età, presentano elevato rischio chirurgico. Alla luce degli studi scientifici più recenti, si prevede un ampliamento delle indicazioni alla procedura percutanea anche nei pazienti a rischio intermedio o basso. «Il rafforzamento della procedura Tavi anche presso il presidio Pugliese – si legge nella nota – è il risultato concreto di una visione integrata e di una sinergia funzionale tra professionalità e strutture all’interno dell’Azienda. Merito della collaborazione tra i Direttori delle due Cardiologie, Professore Vincenzo Antonio Ciconte e Professore Dottor Daniele Torella, che hanno saputo armonizzare risorse, esperienze e capacità per dare una risposta concreta e innovativa alla domanda di salute in ambito cardiovascolare». (Agi)

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