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l’addio al papa

«Francesco, un ambasciatore globale di speranza e amore»

Il cardinale di Toronto Frank Leo, calabrese, tratteggia il profilo del Pontefice sul piano spirituale e personale. «Aveva una profonda umanità»

Pubblicato il: 23/04/2025 – 13:12
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«Francesco, un ambasciatore globale di speranza e amore»

ROMA «Dal 2013, il nostro pastore ha guidato il gregge con amore e ha svolto il ruolo di ambasciatore globale di pace, speranza e amore».  Con i suoi 53 anni Francesco “Frank” Leo, arcivescovo di Toronto di origini calabresi, è uno dei più giovani porporati creati da Papa Francesco nel suo pontificato, e anche per questo è considerato uno dei “grandi elettori” dell’area dei “bergogliani” al prossimo Conclave. Alla notizia della scomparsa del Pontefice argentino, il cardinale Leo ha radunato i fedeli e la comunità a raccogliersi in preghiera. Padre originario di Belvedere Marittimo (la madre invece di origini avellinesi) e nonno originario di San Donato di Ninea, sul versante tirrenico della provincia di Cosenza, padre Frank Leo è una storia paradigmatica: a 19 anni entra in seminario, nel 1996 è nominato presbitero, nel 2012 il titolo di monsignore conferito da Papa Ratzinger, nel 2023 Papa Francesco lo assegna alla guida dell’arcidiocesi di Toronto, il 6 ottobre 2024, al termine della preghiera dell’Angelus, sempre Papa Francesco ne annuncia la creazione a cardinale, che avverrà nel concistoro del 7 dicembre 2024.

Ora – insieme all’altro presule calabrese, il cardinale di Napoli monsignor Domenico (“don Mimmo”) Battaglia – parteciperà al Conclave che designerà il successore di Bergoglio, del quale tratteggia un profilo appassionato: «L’umiltà, la compassione e la cura del Santo Padre per gli altri, in particolare per i poveri e gli emarginati, sono state una potente testimonianza e un promemoria della nostra chiamata quotidiana a riflettere il volto di Gesù su tutti coloro che incontriamo», ha detto ai fedeli di Toronto monsignor “Frank” Leo, spiegando che Francesco aveva chiesto sempre informazioni sul Canada durante i loro incontri e si preoccupava degli sforzi di riconciliazione con i “nativi” (riconciliazione avviata con il viaggio di papa Francesco in Canada nel 2022, viaggio culminato con la richiesta di perdono ai “nativi” per le sofferenze loro inflitte per anni). Ma al di là dell’eredità spirituale, il cardinale Leo ha ricordato anche il lato personale di Papa Francesco, descrivendolo come «un uomo umile, di profonda umanità e dal grande senso dell’umorismo». (a. c.)

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