Ghionna: la storia di Rende è di tutti, patologico chi pensa sia proprietà privata
Il candidato sindaco del centrodestra alla presentazione della lista Prima Rende: «Sui fondi comunitari sfido chiunque al tavolo delle competenze»

RENDE «All’inizio c’è stato qualche mal di pancia da chi aveva qualche riserva sul nome di Marco Ghionna ma solo perché non lo conosceva personalmente»: parola di Katia Gentile, che aprendo la presentazione della lista Prima Rende parla di una «candidatura unitaria» che ha puntato su «un professionista validissimo con esperienze amministrative» che «rappresenta comunque il nuovo».
Da Rende prove di unità anche in ottica “test” per le prossime Regionali. Eugenio Aceto, coordinatore cittadino di Forza Italia, è ottimista («siamo in recupero, questa campagna elettorale mi ricorda il 2014»), in sala si vedono anche Loredana Pastore, coordinatrice cittadina di Fratelli d’Italia, e Fulvio Campanaro (Noi Moderati).

Ghionna: sfido tutti sui fondi comunitari
«Katia e Simona mi hanno abbracciato in questo percorso, si sono create grandi sinergie anche nelle piccole diversità, ci siamo fatti concavi e convessi» afferma Ghionna. «L’involuzione culturale di Rende – aggiunge – ci ha fatto riflettere e ritrovare attorno a un tavolo. Noi capiamo i problemi e troviamo la soluzione, da una vita siamo abituati a farlo perché da una vita ci alziamo per andare a lavorare mentre gli altri chiacchierano. Giriamo per la città, nessuno se ne deve sorprendere: dei problemi non si può avere solo la percezione. Lavoriamo ventre a terra per costruire mattone su mattone la nostra proposta».
Poi una stoccata agli sfidanti: «Noi siamo democratici, rispetteremo gli avversari se dovessero vincere anzi li abbracceremo: i nostri modi ci differenziano. E i nostri temi: non ci interessa tagliare nastri per finire sui giornali ma creare le condizioni per migliorare la vivibilità dei nostri figli, senza voli pindarici, lavorando su ordinario e straordinario. Io – aggiunge il candidato sindaco del centrodestra – entrerò al comune alle 8 di mattina e uscirò alle 9 di sera per essere esempio e riferimento, senza ergermi su un trono».
Poi il tema della spesa: «Le risorse in gioco non sono tantissime e i bilanci sono ingessati: intercetteremo i fondi comunitari, aspetto gli altri al tavolo della competenza applicata e non chiacchierata. Qui sta la differenza della nostra proposta. Vogliamo mettere ordine. Mi sto divertendo tantissimo – conclude Ghionna – perché non sono un politico di professione ma un appassionato di politica, sono i partiti a doverla fare: la storia non è di nessuno, non è narrazione o favolette per patologie compulsive su proprietà della cosa pubblica».

Gli interventi di Gentile e Loizzo
Per Gentile «Rende è un centro nevralgico della Calabria tra campus universitario internazionale e area industriale. Anche la campagna elettorale è strategica per il futuro. Questa è una lista piena di giovani, abbiamo spalancato le porte a una classe dirigente nuova, competente e motivata. Il capolista Giovanni Gagliardi è un imprenditore e consigliere comunale uscente che si è distinto per idee e determinazione, e poi ci sono docenti, professionisti e due studenti Unical. Ghionna – aggiunge la consigliera regionale – rappresenta una occasione per Rende da non perdere, il suo è un programma concreto e pragmatico: dalla manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade ai trasporti alle politiche per le fasce più deboli e gli anziani».
Giovanni Gagliardi vede il Ghionna «il candidato sindaco ideale per visione e concretezza, la nostra lista è forte grazie a persone radicate sul territorio».
Per Simona Loizzo «è un giorno di festa per i 24 candidati che ci mettono la faccia. Rende è una comunità ferita dal lungo commissariamento, istituzione che va rivista e su cui il ministro Piantedosi sta lavorando. Ho raccolto le lamentele di molti cittadini – aggiunge la parlamentare leghista -, Rende ha il secondo Pil più alto della Calabria e merita di più. Ghionna il 10 novembre accoglierà all’Unical, da sindaco, il ministro Schillaci per un evento internazionale su medicina informatica e innovazione. La grande scommessa che consegniamo a Ghionna sarà l’ospedale».

Poi un giudizio sulla persona: «Non lo conoscevo ma ne avevo sentito parlare a Roma dove il suo partito ha fatto una grande battaglia sul suo nome: posso dire che non ce n’è per nessuno. Noi ci saremo a livello regionale e nazionale coi nostri avamposti istituzionali. Per dare il mio contributo a Rende lascerò il parlamento». (euf)
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