Cosenza, nonnina batte Poste Italiane e incassa i buoni fruttiferi
La 90enne si è rivolta a Bankitalia per rivendicare le quote di un libretto di risparmio della figlia defunta di cui era cointestataria

COSENZA È finita davanti all’Arbitro Bancario Finanziario la controversia tra una anziana signora di Cosenza e Poste Italiane, cui la donna aveva richiesto la liquidazione di buoni fruttiferi dematerializzati depositati su un libretto postale. Nasce tutto dalla morte della figlia della novantenne: al momento del decesso, era titolare di buoni fruttiferi per un controvalore in denaro di oltre 50.000 euro di cui sua madre era anche coerede; e così, per ottenere le somme a lei spettanti, l’anziana, per il tramite dell’avvocato Giovandomenico Gemelli, ha presentato ricorso al collegio di Bari dell’Abf, organismo di Bankitalia che si occupa della risoluzione stragiudiziale di controversie di questo tipo, il cui collegio di coordinamento già nel 2018 si era espresso sul tema stabilendo come principio di diritto che «il singolo coerede è legittimato a far valere davanti all’Abf il credito caduto in successione sia limitatamente alla propria quota sia per l’intero senza richiedere la chiamata in causa degli altri coeredi». Di qui l’accoglimento delle tesi dell’avv. Gemelli e la liquidazione di tutte le somme richieste.
La vicenda
La novantenne – difesa dall’avvocato cosentino – aveva chiesto infatti a Poste Italiane la liquidazione di tutte le somme di denaro riferite alla figlia e depositate sul libretto su cui è stato posto un blocco cautelativo per successione e che, secondo Poste, poteva sbloccarsi solo a seguito del perfezionamento della pratica di successione, potendo così acquisire la disponibilità delle somme richieste presenti sul libretto di risparmio. Essendo la pratica di successione definita, con conseguente «autorizzazione a liquidare gli aventi diritto», i crediti della defunta – ha argomentato l’Abf – non si dividono automaticamente tra i coeredi in ragione delle rispettive quote, ma entrano a far parte della comunione ereditaria.
L’organismo di Bankitalia nel suo pronunciamento ha chiarito che i libretti di risparmio caduti in successione a seguito di decesso anche solo di uno dei cointestatari possono essere liquidati anche separatamente ma soltanto se la facoltà di opporre il rifiuto sia stata pattuita a monte con una apposita clausola contrattuale, o quando l’opposizione di uno dei coeredi sia espressa in forma inequivoca o comunque incontestata tra le parti: nessuno dei due casi riguarda la vicenda dell’anziana donna cosentina che due anni fa ha perso la figlia. Di qui la decisione del collegio dell’Abf barese, competente per l’area meridionale, che ne ha accolto il ricorso disponendo che Poste Italiane provvedesse alla liquidazione in favore della ricorrente dei buoni fruttiferi postali. Poste Italiane ha ottemperato al provvedimento dell’organismo bancario. (euf)
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato