Le confessioni di 14 pentiti cosentini nel processo “Recovery”

L’inchiesta considerata una costola di “Reset” arriva in aula bunker a Castrovillari. Alla sbarra presunti elementi legati alla galassia criminale bruzia

Pubblicato il: 06/05/2025 – 17:17

di Fabio Benincasa

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Le confessioni di 14 pentiti cosentini nel processo “Recovery”

COSENZA Il prossimo 28 maggio inizierà ufficialmente il processo celebrato con il rito ordinario e ospitato nell’aula bunker di Castrovillari per gli 88 imputati coinvolti nel procedimento scaturito dall’inchiesta “Recovery“: coordinata dalla Dda di Catanzaro. In 74, invece, hanno optato per il rito abbreviato (qui l’elenco degli imputati che saranno giudicati con il rito alternativo).

Le accuse

Associazione di tipo ‘ndranghetistico, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, aggravato dalle modalità e finalità mafiose, in ordine ad altri numerosi delitti. Sono alcuni dei reati contestati, a vario titolo, agli imputati nell’inchiesta condotta contro soggetti ritenuti gravitanti nell’orbita criminale bruzia. Come sottolineato dall’allora procuratore facente funzione di Catanzaro Vincenzo Capomolla (oggi procuratore capo a Cosenza), l’attività investigativa è da considerarsi una appendice della maxi operazione “Reset”.
Le indagini effettuate avrebbero confermato l’esistenza di «una sorta di confederazione di ‘ndrangheta nel quadro già descritto con il blitz Reset». E dunque, chi indaga sospetta la presenza di «una associazione criminale ‘ndranghetistica che si avvale della forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo e della conseguente condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva allo scopo di commettere una serie eterogenea ed indeterminata di delitti».
Non solo droga, ma anche «estorsioni, usure, esercizio abusivo del credito, danneggiamenti, reati in materia di armi e munizionamento, delitti contro la persona, contro il patrimonio, contro la Pubblica Amministrazione». Gli elementi raccolti dall’accusa indicano i presunti gruppi criminali come interessati all’acquisto «in modo diretto o indiretto ed alla gestione o controllo di attività economiche nei diversi ambiti imprenditoriali, forniture per servizi vari sul territorio». Insomma un gruppo armato, ma con spirito decisamente imprenditoriale.

La voce dei 14 pentiti

Saranno 14 i pentiti chiamati a testimoniare nel processo, si tratta di Celestino Abbruzzese, Ivan Barone, Franco Bruzzese, Vincenzo De Rose, Adolfo Foggetti, Ernesto Foggetti, Francesco Greco, Luciano Impieri, Daniele Lamanna, Francesco Noblea, Anna Palmieri, Luca Pellicori, Roberto Presta, Giuseppe Zaffonte.
L’accusa in aula ha richiesto l’escussione di oltre 60 uomini delle forze dell’ordine impegnati nella delicata e complessa fase di indagine. Saranno loro a ricostruire gli episodi finiti al centro dell’inchiesta, a fare luce sui presunti gruppi criminali. Sono, invece, 62 le persone offese sentite come da richiesta di lista testi depositata dai pm della Dda di Catanzaro Corrado Cubellotti e Vito Valerio. (f.benincasa@corrierecal.it)