Le curve degli stadi come «centri d’investimento per la ‘ndrangheta»
Lo ha detto Roberto Saviano al Corriere della Calabria. «È una questione di cui nessuno parla mai»

ROMA «Le curve delle tifoserie di calcio come centro degli investimenti per le organizzazioni mafiose, e in particolare per la ‘ndrangheta». A dirlo ai microfoni del Corriere della Calabria, Roberto Saviano, a margine della presentazione a Roma del suo nuovo libro “L’amore mio non muore”.
Il giornalista e scrittore ha presentato nella libreria Mondadori della Galleria Alberto Sordi l’opera che racconta la storia di Rossella Casini, vittima della ‘ndrangheta. «Una storia – spiega – che contiene “tutti i colori dell’umano sentire: l’ingenuità e lo slancio, la devozione e l’ossessione, l’amicizia, il desiderio, il coraggio, la delusione, il tradimento, lo schifo, la tragedia».
Sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nei business delle curve di San Siro, in particolare della Nord interista, inchiesta della Dda di Milano, Saviano ha spiegato che è «una questione di cui nessuno parla mai, ma le curve sono assolutamente il centro di investimento nuovo per le organizzazioni mafiose». (m.r.)
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