COSENZA Il presidente della Camera di Commercio di Cosenza Klaus Algieri, insieme alla Segretaria Generale Erminia Giorno, dopo il Parlamento delle Imprese, ha accolto in Camera il Magnifico Rettore della Bocconi, Francesco Billari. Una visita al Museo delle Imprese Metrico, alla Biblioteca, all’Elaioteca e a “L’Officina delle Idee Olivetti”, uno spazio autogestito ricco di creatività. Il Magnifico è stato protagonista di una lectio magistralis dedicata ad una profonda analisi sul tema della demografia. «Si tratta di una sfida particolare perché non abbiamo mai visto prima una situazione come quella di oggi, ma c’è un elemento molto positivo che riguarda l’allungamento della vita. Non siamo mai stati mai così longevi come oggi», sottolinea al Corriere della Calabria il Rettore. Tuttavia, il dato sulla natalità contrasta con quello della longevità. «Si fanno meno figli e questa combinazione tra longevità e bassa natalità sta portando a un calo della popolazione, in particolare in Calabria, dove questo calo diventa più pronunciato perché viene associato all’immigrazione».
«L’invecchiamento della popolazione è veloce e in alcuni casi, lo è anche lo spopolamento delle aree interne. Non ci sono ricette semplici», sostiene Billari. «Dobbiamo inventarci le risposte tra ricerca, accademia, mondo dell’economia e mondo politico». Per invertire il trend, precisa il Rettore sono necessarie «soluzioni creative orientate sia al breve periodo e sia nel lungo periodo. Per il breve, ogni soluzione che stimoli un’immigrazione o un rientro delle persone che sono uscite è fondamentale. Quindi la digitalizzazione è importante, però i nomadi digitali vogliono stare in zone sviluppate con un approccio moderno e forse con un’impostazione internazionale, perché soprattutto i native digital workers sono orientati al mondo, potrebbero esserci dei giovani internazionali interessati a venire in Calabria». Chiaro ed evidente come tutte le aree urbane debbano essere sviluppate. «Nel breve periodo, invece, è importante sviluppare delle politiche di attrattività per i migranti e magari non lasciarsi sfuggire quelli che arrivano in Calabria». Nel medio-lungo periodo, Billari individua come fondamentale «una politica per sostenere l’aumento del numero di nascite, la natalità sale se i genitori riescono a avere una prospettiva di lungo periodo per i loro figli».
Le regioni devono essere più accoglienti, garantire i servizi essenziali necessari a “trattenere” e ad accogliere. Come sottolinea Billari, «in Italia i cali della popolazione risalgono al Medioevo, ci sono paesi abbandonati dove i valori immobiliari sono nulli, dove la manutenzione delle abitazioni oramai è trascurata e dove vanno via anche i pochi che stanno rimanendo, tranne gli anziani. Quindi una peculiarità dello spopolamento è anche il veloce invecchiamento». Sul futuro, «l’Italia ha un calo importantissimo di nascita e allo stesso tempo in Africa abbiamo 45 milioni e più di nati all’anno, la Calabria è vicina all’Africa, se riusciamo a pianificare bene il flusso migratorio e l’integrazione, soprattutto puntando alle famiglie e non solo ai lavoratori, potremo rallentare almeno lo spopolamento e l’invecchiamento».
«Parlare di questi temi in questa sede mostra quanto sia fondamentale il ruolo culturale che le istituzioni come la Camera di Commercio di Cosenza devono e possono avere». Il presidente Algeri, nel ringraziare il Rettore Billari per la presenza, si è soffermato sulla emorragia demografica. «Le città si stanno svuotando. Durante la mia presidenza, sono oltre 20mila i giovani dai 15 a 34 anni nella sola provincia di Cosenza ad essere andati via. E’ un dato allarmante e questo spinge il Parlamento delle Imprese ad impegnarsi nell’ascolto e nella condivisione di idee su un fenomeno che non colpisce solo le aree interne o i borghi calabresi». Per Algieri, «è un problema politico da affrontare, così come occorre soffermarsi sulla contrazione dei mercati in un momento in cui il territorio è soggetto a spopolamento e mancano i presupposti per l’avvio di una attività economica». Sul punto, il presidente della Camera di Commercio di Cosenza aggiunge: «Manca la forza lavoro, non c’è un ricambio adeguato. Da qui ai prossimi dieci anni saremo in difficoltà, a mancare saranno anche le competenze». (f.benincasa@corrierecal.it)
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