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INTERVISTA ESCLUSIVA

Tentato omicidio Anghinelli, Mazzanti a Klaus Davi: «Quel giorno non ero con Cataldo. Io non c’entro»

L’uomo detto “Spara spara” secondo gli investigatori è membro del gruppo di fuoco guidato da Nazareno Calajò, “ras” della Barona

Pubblicato il: 24/05/2025 – 13:05
di Klaus Davi
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Tentato omicidio Anghinelli, Mazzanti a Klaus Davi: «Quel giorno non ero con Cataldo. Io non c’entro»

«Non c’entro assolutamente nulla con il tentato omicidio di Enzo Anghinelli, non ero li quel giorno il giorno del tentato omicidio». A parlare con Klaus Davi è Massimiliano Mazzanti detto “Spara spara” secondo gli investigatori membro del gruppo di fuoco guidato da Nazareno Calajò, “ras” della Barona, attualmente in carcere.
«Non sono assolutamente l’attentatore di Enzo, non ero con il presunto killer  Cataldo quel giorno. Ho letto che sono iscritto, una cosa del genere, l’ha fatto la Squadra mobile, ma non ne so assolutamente nulla. Ne ho parlato anche con l’avvocato», dice. E ancora: «Guardi che non esiste una cosa del genere. La mia fisionomia assomiglia? Ma di chi? Di quello che guidava o che era dietro? Mi sembra strano» si chiede Mazzanti mentre discute con Davi. E continua. «Io che tiro quattro cannonate una dietro l’altra ad Anghinelli, ma stiamo scherzando? Decidere della vita di un’altra persona, io non c’ero. Lo giuro».

«In quel periodo non c’ero»

«Da quello che leggo imputato è solo Cataldo, che io non conoscevo come non conosco neanche Luca Lucci» spiega poi “Spara spara”. «In quel periodo io non c’ero. In tre anni di indagine le foto in cui appaio sono solo due. Anzi, le svelo una cosa: sono andato all’ospedale in cui era ricoverato, sono entrato dal retro e sono andato a chiedere ai punti informativi di Anghinelli. La cartella clinica era oscurata. A distanza di tempo sono andato al suo condominio e ho lasciato una lettera al portiere con parole di vicinanza e affetto».

«Di cosa mi dovrei pentire?»

Interrogato, poi, sul suo possibile pentimento, Mazzanti ribadisce: «Di che cosa mi dovrei pentire? Non ho fatto io quel tentato omicidio non ho accompagnato il presunto killer (Cataldo ndr). Non c’entro con l’omicidio Anghinelli. Solo qualche giorno fa Paolo Storari, il procuratore aggiunto della Dda di Milano, ha dichiarato in una conferenza stampa: «Ci manca ancora il secondo presunto autore del tentato omicidio di Anghinelli, ma siamo sulla buona strada».
Ma “spara spara”, soprannome attribuito a Mazzanti ma che l’interessato nel colloquio con Davi rinnega, si chiama fuori. (redazione@corrierecal.it)

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