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la polemica

Concorsi Cosenza, Spataro rilancia: «Ecco il prossimo vincitore»

Il consigliere di centrodestra replica al sindaco che aveva tirato in ballo suo figlio: «Nessuna morosità o concessione dal Comune»

Pubblicato il: 29/05/2025 – 13:44
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Concorsi Cosenza, Spataro rilancia: «Ecco il prossimo vincitore»

COSENZA In cauda venenum. «Tra poco uscirà la graduatoria del terzo concorso, mettiamo il nome del vincitore in una busta chiusa e poi controlliamo: è legato anche lui all’amministrazione». Da politico navigato, Michelangelo Spataro lascia il veleno nella coda della sua conferenza stampa sulle recenti frasi del sindaco che hanno interessato un presunto coinvolgimento del figlio di Spataro stesso. «Sono esterrefatto – dice il consigliere di opposizione – per la sua replica di cattivo gusto, noi ci eravamo limitati a scrivere una nota chiedendo semplicemente una commissione esterna» per il concorso delle polemiche mentre «il sindaco ha divagato su altri argomenti».

Nessuna morosità, mio figlio è stato diffamato

«Leonardo Spataro non ha alcuna pendenza né morosità né è beneficiario di alcuna concessione dal comune, è residente a Dipignano e i tributi li paga lì, la moglie ha appena saldato una morosità Tari –chiarisce Spataro –, lavora per un importante gruppo sanitario della città oltre ad aver conseguito l’abilitazione per l’insegnamento di sostegno».
«È stato diffamato mio figlio, che la stessa sera ha scritto una PEC al sindaco Caruso e al dirigente Bruno: ancora nessuna risposta, se ci sarà entro 30 giorni vi aggiornerò. Il sindaco è stato indotto a sbagliare, ha letto Leonardo Guerino Spataro su un foglietto che gli è stato passato: chi lo ha sconsigliato è pure sprovveduto» aggiunge.

La vicenda

«Come primo atto da sindaco, sollecitato da un sostenitore socialista durante la campagna elettorale – ricostruisce Spataro – Caruso ha voluto colpire la srl – ex cooperativa – Società terza età, ma nel 2021 mio figlio ha ceduto le quote ed è uscito dalla compagine societaria dove era entrato nel 2019, legata a Villa della Serenità: la srl non è debitrice» specifica leggendo la lettera della dirigente Matilde Fittante alla società e mostrando i bonifici: «Era l’unica società che pagava, il sindaco non ha le carte e gliele hanno passate male».
«Noi abbiamo richiesto sempre chiarimenti su concessioni e situazione debitoria: in commissione bilancio e cultura siamo stati esautorati, l’attività è stata assegnata ad esterni tramite manifestazione di interesse: dopo due anni e mezzo di attesa forse qualcosa si muove».

Le richieste di chiarimenti da assessore

Ancora Spataro: «Nel maggio 2021 da assessore avevo scritto al dirigente del Patrimonio chiedendo chiarimenti su concessioni e contratti su immobili di proprietà comunale come piscina, Real Cosenza, palazzetto dello sport, villa della serenità, caffè letterario, bar del Parco Remì, sede Coni all’ex stazione ferroviaria, spazi in tribunale, ex albergo Bologna ed ex circoscrizione comunale più scuola elementare Sant’ Ippolito, su cui devo chiedere notizie approfondite a proposito del costruendo polo sanitario, sui 2500 euro al mese e se sono immobili tolti dall’elenco dei beni alienabili». «Da assessore compravo il toner e le risme di carta, non mi si può dire nulla. Conosco tutto di questo ente, anche gli archivi, dove fino al 2016 ho lavorato».

Aria sgradevole nel Palazzo

«Nel palazzo c’è aria sgradevole, il sindaco ha sporcato l’istituzione comunale. Che c’entra aver citato quella vicenda mettendo alla berlina mio figlio che è un professionista serio e insegna con un contratto part time? Forse per spostare l’attenzione e colpire la minoranza: di solo si attaccano i forti, ma io so difendermi da solo… A noi non interessa che abbia vinto la nuora, facevamo un discorso di metodo sulla commissione. Ora mio figlio si è già rivolto a uno studio romano perché e stato diffamato da un sindaco che dovrebbe essere una figura politica e istituzionale ma invece l’ha messa sul piano personale: ieri ha addirittura negato di dare la mano a un consigliere di minoranza. Io, mio figlio e la mia famiglia dobbiamo difendere la nostra onorabilità».

E Bozzo (FI) bacchetta la sua coalizione

Accanto a Spataro, stamattina al banco della giunta comunale sedeva il commissario cittadino di Forza Italia Massimo Bozzo, secondo cui «bisogna chiedere scusa ai genitori di questo ragazzo, anche la nuora del sindaco ha diritto di partecipare a un concorso ma non con una commissione nominata dal sindaco: il centrodestra faceva notare solo questo, sebbene io devo dire che non avrei mai scritto quella nota. Ora comunque se ne continua a parlare per colpa del sindaco. Brutta figura la sua nel rimestare nel torbido: non ha fatto nulla per questa città, e alla prossime elezioni non sarà l’usato sicuro, i cosentini lo valuteranno su ciò che non ha fatto per la città… Forse c’è un problema nella sua maggioranza. Noi posso assicurare che ci confronteremo sui temi e non su pettegolezzi di paese». (euf)

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