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Infermiere aggredito verbalmente da un dirigente medico all’ospedale di Acri

A denunciare l’episodio con una nota, è il presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Cosenza Fausto Sposato

Pubblicato il: 03/06/2025 – 15:06
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Infermiere aggredito verbalmente da un dirigente medico all’ospedale di Acri

ACRI Un dirigente medico in servizio al Pronto soccorso dell’Ospedale di Acri «ha aggredito verbalmente e tentato di aggredire fisicamente un infermiere». A denunciare l’episodio con una nota, è il presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Cosenza Fausto Sposato. «L’episodio, spiega in una nota, è avvenuto anche alla presenza di pazienti ed è stato evitato solo grazie all’intervento di altri operatori sanitari. Il gesto è stato denunciato all’Autorità giudiziaria, una formale segnalazione è stata inviata al rischio clinico aziendale, e “impone una presa di posizione immediata e inequivocabile da parte della direzione dell’Azienda sanitaria provinciale e delle autorità competenti». Sposato chiede all’Azienda di sapere se «la direzione ritiene che l’episodio sia compatibile con la permanenza in servizio, a contatto con colleghi e utenza, del soggetto coinvolto e in caso affermativo, di conoscere le valutazioni effettuate sotto il profilo della sicurezza dei lavoratori e dei pazienti». «A fronte della politica dichiarata di ‘tolleranza zero’ verso ogni forma di violenza – conclude Sposato – l’inerzia nell’assumere provvedimenti nei confronti di chi ha aggredito un infermiere nel luogo di lavoro rappresenta un fatto inaccettabile e un precedente pericolosissimo. Per questo ed altri motivi riteniamo che l’episodio non può e non deve restare impunito. Questo Ordine professionale non tollererà omissioni o ritardi e pretendiamo l’attivazione immediata di tutti i protocolli previsti, la piena applicazione del codice disciplinare e l’adozione di ogni misura a garanzia della sicurezza e dignità dei nostri iscritti. In difetto, l’Ordine adotterà tutte le misure previste dal proprio statuto e dalla normativa vigente per la tutela dei propri iscritti».

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