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Si “rivede” il Consiglio regionale: il 25 giugno il ritorno in aula

Calendarizzata – anche se ancora da ufficializzare – la data della prossima seduta, la sesta dall’inizio dell’anno. Tra i punti il versamento di 15 milioni allo Stato e la legge sulla violenza di gen…

Pubblicato il: 11/06/2025 – 18:14
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Si “rivede” il Consiglio regionale: il 25 giugno il ritorno in aula

REGGIO CALABRIA Il (costoso) contributo alla finanza pubblica dello Stato, il contrasto alla violenza di genere e il contrasto agli abusi sui minori: sono questi alcuni dei punti che saranno all’ordine del giorno del prossimo Consiglio regionale, che dovrebbe essere convocato il 25 giugno. Questo è quanto emerso dall’ultima Conferenza dei capigruppo convocata dal presidente di Palazzo Campanella, Filippo Mancuso. Complessivamente, dovrebbero essere 7 i punti all’ordine del giorno della prossima seduta: tra questi anche l’attuazione della rete reumatologica e regionale e anche il question time con una decina di interrogazioni.  Non è escluso peraltro – riferiscono fonti del Consiglio regionale – che l’ordine del giorno possa essere ulteriormente arricchito con altri provvedimenti, così come ovviamente si attende la convocazione ufficiale della prossima assemblea, che sarà la prima dopo la pausa per la campagna elettorale e la sesta dall’inizio dell’anno. La media di una seduta al mese che denota una certa “frenata” dell’attività del Consiglio regionale almeno rispetto al ritmo molto frenetico della prima metà della legislatura, una “frenata” anche fisiologica ogni volta che si traguarda il “tagliando” di metà strada ma una “frenata” anche politica, anche in considerazione del fatto che le riforme da parte della maggioranza di centrodestra al governo della Regione con il presidente Roberto Occhiuto sono state già complessivamente concretizzate sul piano normativo.

L’ordine del giorno

Comunque, la seduta del 25 giugno – data da confermare in via ufficiale, si ribadisce – presenta alcuni punti sicuramente rilevanti: anzitutto, il disegno di legge della Giunta per autorizzare la spesa di oltre 15,5 milioni all’anno per tre anni da versare allo Stato come concorso agli obiettivi di finanza pubblica. E poi la proposta di legge sulla violenza di genere, tema che nei mesi scorsi aveva sollevato una forte polemica tra maggioranza e minoranza, segnatamente il Pd, che aveva presentato con Amalia Bruni una Pdl molto contestata dal centrodestra, che a sua volta ha poi depositato un proprio testo: alla fine i due testi sono stati unificati nel testo base che sarà oggetto di discussione in aula, quello della maggioranza. Infine, da segnalare la proposta di legge di iniziativa di De Francesco, Cirillo, Montuoro, recante “Politiche di prevenzione dello sfruttamento e degli abusi in danno di minori”, anche questa all’odg del prossimo Consiglio. (a. c.)

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