Reggio Calabria è la città in cui è più diffuso il ghosting: di cosa si tratta
Secondo Unobravo, in città è molto diffuso il fenomeno attraverso cui un membro della coppia sparisce nel nulla senza dare spiegazioni

REGGIO CALABRIA Reggio Calabria non è la città dell’amore. Lo rivela una ricerca condotta da Unobravo, piattaforma online che fornisce supporto psicologico, secondo cui la “Città dei Bronzi” detiene un singolare primato in Italia: è infatti il luogo in cui si registrano più casi di ghosting, fenomeno sempre più diffuso attraverso cui, all’improvviso, un membro della coppia sparisce nel nulla senza fornire spiegazioni.

Il primato della “Città dei Bronzi”. Tassi più bassi di ghosting a Cagliari e Brescia
Per indagare l’impatto del ghosting sulle relazioni e sulla fiducia interpersonale, gli esperti di Unobravo hanno intervistato 1.527 adulti in tutta Italia. L’indagine rivela non solo quanto questo comportamento stia cambiando il modo in cui ci relazioniamo, ma anche dove il fenomeno è più diffuso nel Paese, offrendo uno spaccato significativo sull’evoluzione delle dinamiche affettive e sulle conseguenze psicologiche che ne derivano. Il ghosting non è un fenomeno limitato a una sola area del Paese, ma i dati mostrano che alcune città italiane ne registrano la frequenza più di altre. In testa alla classifica troviamo, come detto, Reggio Calabria: tra spiagge da sogno e tramonti romantici, potrebbe sembrare il luogo perfetto per trovare l’anima gemella. Eppure, dietro questo scenario da cartolina, si nasconde una realtà ben diversa per i cuori solitari: secondo i dati dello studio, la città è prima in Italia per ghosting, con il 64% degli abitanti che ammette di averlo praticato, mentre il 61% di averlo subito. Un dato sorprendente, soprattutto considerando che solo il 15% dei reggini ritiene il ghosting un modo accettabile per chiudere una relazione. Un comportamento quindi diffuso, ma non del tutto giustificato culturalmente, che riflette forse una difficoltà a gestire il confronto emotivo. Reggio si conferma così una delle città più “romanticamente contraddittorie” d’Italia: passionale all’inizio, ma pronta a sparire quando le cose si complicano. Segue Taranto, con numeri alti su entrambi i fronti: il 50% ha subito ghosting e il 61% lo ha praticato. Napoli, Bari e Padova completano la top 5, con percentuali simili e una crescente accettazione sociale di questo comportamento. A Napoli, ad esempio, oltre 1 persona su 5 (22%) ritiene che il ghosting sia un modo valido per chiudere una relazione. Al contrario, città come Rimini, Brescia e Cagliari registrano tassi più bassi di ghosting e una minore accettazione sociale, suggerendo una cultura più orientata alla comunicazione diretta, alla responsabilità emotiva o a modelli di relazione più stabili.
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