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Lo Moro irrompe sui congressi Pd: «No ad accordi con il partito degli eletti e delle tessere»

La candidata sindaco di Lamezia: «Non partecipiamo al congresso della federazione di Catanzaro». Nel mirino delle sue critiche Bruni, Alecci e anche Irto

Pubblicato il: 20/06/2025 – 12:58
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Lo Moro irrompe sui congressi Pd: «No ad accordi con il partito degli eletti e delle tessere»

LAMEZIA TERME «Non partecipiamo al congresso provinciale del Pd perché diciamo no ad accordi preconfezionati con il partito degli eletti e delle tessere». Doris Lo Moro irrompe sulla fase congressuale dei democrat con una conferenza stampa destinata a fare rumore anche oltre i confini territoriali, sprigionando i propri effetti anche a livello regionale. Com’è nel suo stile, Lo Moro, candidata sindaco del centrosinistra a Lamezia Terme sconfitta al ballottaggio dal competitor del centrodestra Mario Murone, non usa mezzi termini e va dritta al cuore di quella che – osserva in premessa – «è una questione interna al Pd».  Nel mirino i consiglieri regionali del territorio, Amalia Bruni ed Ernesto Alecci, ma non mancano stoccate nemmeno per il segretario regionale Nicola Irto. «Nel pieno della campagna elettorale – aggiunge Lo Moro – c’è stata l’elezione del segretario regionale del Pd in un’assemblea che è stata una delle poche occasioni on cui il segretario regionale ha preso posizione parlando di Lamezia come di una battaglia da vincere. Non abbiamo avuto un ruolo nel congresso regionale, certo sono rimasta stupita per l’unanimità e per l’assenza di altre candidature».

«Perché non partecipiamo al congresso provinciale del Pd di Catanzaro»

Per quanto riguarda i congressi provinciali – ricostruisce Lo Moro – «c’è stato uno slittamento del termine iniziale perché in alcuni territori non erano pronti. In mancanza di convocazione essendo il Pd di Lamezia commissariato, ci siamo autoconvocati esprimendo contrarietà al partito degli eletti ma anche al partito delle tessere. Ci è stato comunicato un accordo per la federazione di Catanzaro assunto dai consiglieri regionali Ernesto Alecci e Amalia Bruni come area Schlein senza essere considerati, e su abbiamo avuto da ridire. Io oggi parlo a nome della lista del Pd e dei candidati; noi vogliamo tutelare i 12mila voti a sindaco e i 4755 del Pd, primo partito in città: come è possibile che in questa provincia con numeri così non si senta il bisogno di aprire una discussione per mantenere questo grosso risultato? Il segretario uscente Giampà ha fatto cose positive: non è giusto liquidare un segretario senza discussione, per questo lo abbiamo riproposto ma Giampà ha detto di no. C’è stato un accordo in favore del sindaco di Gasperina, un centro nel quale il Pd ha pochi voti, mentre Lamezia è stata trascurata. Ecco perché – spiega Lo Moro – abbiamo deciso di non partecipare al congresso provinciale: chi ha preso certi accordi li ha presi sulla base di un uso anomalo del proprio ruolo ed è comunque minoranza nel Pd. E non mi siedo per fare accordi personali, perché faccio ragionamenti collettivi». Lo Moro rincara: «La nostra scelta di non partecipare è una scelta di autonomia e di coerenza. Il Pd purtroppo si conferma un partito inadeguato. Il segretario regionale finge di non sapere di questi “accordicchi” sui territori o magari ne è a conoscenza ma forse è anche. Non comunque partecipiamo perché non vogliamo il partito degli eletti né il partito delle tessere. La verità – prosegue Lo Moro – è che i consiglieri regionali si stanno appaltando i segretari provinciali. Ho informato di tutte le nostre determinazioni il segretario regionale ma non registriamo reazioni. Noi saremo attenti a quello che succede nei territori». Ultima precisazione: «Faremo opposizione in Consiglio comunale a Lamezia Terme smentendo anche chi pensava il contrario. Per il resto – conclude Lo Moro – non ho obiettivi né interessi di candidature, non mi interessa la segreteria regionale del Pd, possono stare tutti tranquilli: chi non mi crede fa male a non credermi, io non ho interessi personali ma solo interessi collettivi e politici, l’interesse a far emergere anche nuove generazioni. Quello che voglio è fare politica: ne ho diritto soprattutto alla luce dei 12mila voti ottenuti a Lamezia Terme». (a. cant.)

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