Catanzaro tra passato e futuro. Il 27 giugno 1971 la prima promozione in A
Mercato: Biasci verso l’addio, Cassandro fuori portata, occhi su Carissoni e Magni. Intanto il Bari tenta l’assalto a Scognamillo

CATANZARO Il 27 giugno del 1971 è una data che i tifosi del Catanzaro custodiscono nel cuore come un autentico tesoro. In quello storico pomeriggio, sul prato del San Paolo di Napoli, i giallorossi conquistarono la prima promozione in Serie A. Lo fecero nello spareggio contro il Bari, sotto la guida del tecnico Gianni Seghedoni e con il carisma del presidente Nicola Ceravolo.
Oggi, oltre cinquant’anni dopo, il Catanzaro si muove tra le ambizioni neanche troppo nascoste di tornare in A e le sfide di un mercato estivo complesso. La società giallorossa sta infatti lavorando per rinforzare la rosa, tra conferme difficili, nuovi obiettivi e insidie rappresentate da club rivali.
Uno di questi è proprio il Bari, allenato da un volto noto al pubblico del Ceravolo: Fabio Caserta, ex tecnico dei giallorossi. Il club pugliese ha messo gli occhi su diversi elementi seguiti o appartenuti al Catanzaro, a cominciare da Scognamillo – ancora legato al club calabrese fino al 2026 – fino a Cassandro, Pagano e Quagliata, tre giocatori che la società ha scelto di non riscattare. Il Bari resta attento anche su Papetti, uno dei primi obiettivi del Catanzaro per rafforzare il reparto arretrato.
Per la fascia destra, invece, si cerca un sostituto di Tommaso Cassandro, la cui permanenza è compromessa da un ingaggio troppo elevato per le attuali disponibilità del club. Il profilo preferito per rimpiazzarlo sarebbe Lorenzo Carissoni, esterno classe ’97 reduce da una stagione solida con il Cittadella. Come alternativa, si valuta il giovane prospetto del Milan Futuro, Vittorio Magni, terzino del 2006 che potrebbe rappresentare un investimento in chiave futura.
Infine, un altro nodo da sciogliere riguarda il reparto offensivo: Tommaso Biasci è destinato a lasciare Catanzaro, aprendo così la ricerca a un nuovo attaccante capace di garantire gol e continuità. (redazione@corrierecal.it)
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