Cosenza calcio ancora fermo all’esame di maturità. E a comunicare sono i calciatori
In assenza di notizie ufficiali, tocca ai giocatori fare gli annunci. Ieri mattina l’addio di Micai, confermato a tarda sera anche dal club che non mostrava segni di vita dal 18 giugno scorso

COSENZA Diciotto giugno, più o meno mattina presto: i social del Cosenza calcio si illuminano di un post carico di speranza: “In bocca al lupo a tutti i maturandi”. Un pensiero nobile, un incoraggiamento a chi affronta l’esame più temuto dai diciottenni italiani. Peccato che, da quel giorno – ma in realtà anche da molto prima – il club sembri essersi seduto anche lui tra i banchi di scuola. Solo che lì è rimasto. Immobile. Silenzioso. Con la biro scarica e lo sguardo perso nel vuoto.
È come se la società avesse affrontato il tema d’italiano portandosi dietro la calcolatrice, fallito l’orale per assenza ingiustificata e imboccato il tunnel della “maturità differita”. L’unica differenza è che, mentre i maturandi si apprestano a godersi l’estate post-esame, il Cosenza è ancora lì, impantanato tra una bozza di comunicato e una trattativa evaporata.
Cessione «avviatissima»
A riempire il silenzio ci hanno pensato i giornali – questo compreso – che, tra una soffiata e una conferma mezza smentita, avevano già pronto il titolo: “Ufficiale il cambio di proprietà: arriva Vincenzo Oliva”. Ma proprio quando sembrava tutto fatto, ecco arrivare l’ennesima piega improvvisa. Qualcuno ha cambiato idea, qualcun altro ha cambiato le carte in tavola: anche questo resterà uno dei tanti misteri della storia recente rossoblù che verranno svelati quando ormai non servirà più a molto saperlo.
Guarascio sempre al timone con la fermezza di chi naviga a vista, ma senza bussola
Ritiro a Lorica? Forse. Allenatore? Chissà. Progetto tecnico? Cos’è?
Il ritiro pre-campionato a Lorica dovrebbe iniziare il 15 luglio. Dovrebbe, appunto. Perché a oggi, la società non comunica neanche per sbaglio. Anzi, sembra quasi in apnea.
Nel frattempo, Massimiliano Alvini è pronto a fare le valigie destinazione Frosinone, mentre Gennaro Delvecchio resta sotto contratto, ma con la stessa utilità di un caricabatterie vecchio in un mondo di prese Usb-C.
I calciatori? In coda, non per firmare, ma per salutare. Alessandro Micai, per esempio, ieri ha deciso, quasi, di improvvisarsi addetto stampa annunciando via social il suo addio. “Siccome la società non parla, lo faccio io”, deve aver pensato. E via, contratto risolto. Una decisione la sua – quella di rispettare la tifoseria comunicando la sua partenza – che ha costretto il club rossoblù, seppure a tardissima serata (22.45 circa rispetto al post mattutino di Micai) a confermare l’operazione in uscita del numero uno.
Anche Florenzi, Kouan e Zilli potrebbero cambiare aria. O forse l’hanno già fatto. Ma con la società muta, resta solo da osservare le loro Instagram stories per capire se stanno facendo le valigie o sono in vacanza. Per Florenzi, però, c’è da superare un altro esame: quello di economia, visto che Guarascio sembra intenzionato a monetizzare come se avesse tra le mani l’oro di Mosca.
Insomma, a meno di due settimane dall’inizio del ritiro e, quindi, di una nuova stagione che vedrà i Lupi tornare in serie C – C come “Confusione” – il Cosenza è fermo. Paralizzato. Come un candidato all’esame che aspetta la traccia giusta ma dimentica di presentarsi in aula.
Gli esami di maturità stanno finendo per tutti. Tranne che per chi comanda in via degli Stadi. E lì, purtroppo, sembra che si continui a copiare dal compagno sbagliato. (f.v.)
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