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Scommesse e clan: smantellata centrale di riciclaggio a Caivano

Sette indagati tra carcere e domiciliari. Le vincite registrate su conti intestati a familiari e donne compiacenti

Pubblicato il: 03/07/2025 – 12:28
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Scommesse e clan: smantellata centrale di riciclaggio a Caivano

NAPOLI I carabinieri hanno eseguito una misura cautelare messa dal gip di Napoli nei confronti di sette indagati, quattro ora in carcere e tre ai domiciliari, che devono rispondere a vario titolo di riciclaggio, autoriciclaggio e impiego di denaro beni di provenienza illecita. Le indagini, che hanno visto la collaborazione dell’Agenzia delle Dogane dei Monopoli, riguardano un’attività di riciclaggio di denaro di provenienza illecita attraverso puntate e scommesse sportive consentite. Disposto anche il sequestro di beni e denaro riferibili agli indagati. Raffaele Alibrico, titolare di una ricevitoria a Caivano, per gli inquirenti a capo del gruppo, riciclava denaro dei clan Sautto/Ciccarelli e Angelino/Gallo proveniente da estorsioni e spaccio di droga nel suo esercizio con il 10 e Lotto o attraverso la piattaforma Gold Bet. I provvedimenti restrittivi, che l’Agi ha visionato, sono stati emessi dal gip Tommaso Perrella, cui il pm aveva sottoposto la posizione di 15 indagati, di cui 4 già in carcere. I soldi del clan venivano così “ripuliti” in scommesse legali, acquisendo anche un profitto con le vincite. Le somme “investite” dalla camorra in questa particolare “lavanderia” erano alte, fino a quasi 800mila euro, anche se divise in tranche, giocate tra gli altri dal fratello di Raffaele Alibrico, Luca, e dal padre Angelo, e le vincite intestate ad altri componenti del gruppo, anche donne, legati da vincoli di parentela o convenienza agli Alibrico. L’inchiesta delegata ai militari dell’Arma è nata da un tentativo di rapina ai danni di un pregiudicato, Francesco Pezzella il 7 febbraio 2023, dalla quale sono state eseguite perquisizioni. In una di queste, a carico di una donna, Carmela Maugeri, moglie di un pregiudicato, Raffaele Zambella, ora detenuto e tra gli odierni indagati, venne trovata in un portafoglio la ricevuta di una operazione postale della donna che riportava un saldo attivo di oltre 155mila euro sproporzionata alla capacitàreddituale di tutta la famiglia. Tutte le giocate vincenti che le avevano fatto accumulare quel capitale erano state effettuate nella ricevitoria di Alibrico. (Agi)


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