Le ville della ‘ndrangheta diventano case per persone in difficoltà
In Liguria i beni confiscati alla famiglia Pellegrino saranno utilizzati per progetti a scopi sociali

GENOVA «Con l’inchiesta e il processo “La Svolta” è stata assodata la presenza della ‘Ndrangheta a Bordighera e nel Ponente ligure. Oggi però è una giornata storica, è una nuova “Svolta”: è la dimostrazione che la legge vince sempre». Con queste parole, il prefetto di Imperia Valerio Massimo Romeo ha formalmente consegnato alla Caritas Intemelia di Ventimiglia il complesso immobiliare confiscato a Bordighera alla famiglia Pellegrino a seguito della condanna, divenuta definitiva, per associazione mafiosa, che portò in carcere i fratelli Giovanni Pellegrino, condannato a 10 anni e 6 mesi, Maurizio (10 anni) e Roberto (8 anni e 3 mesi). «Il mio orgoglio è doppio – ha aggiunto Romeo – Perché oltre che da prefetto, lo faccio anche per riscatto, da calabrese, dimostrando che la Calabria non è solo terra di mafiosi, ma anche di gente che vive e lavora per tutelare la legalità». I beni, tra cui alcune ville, serviranno per progetti a scopi sociali, tra cui dare una risposta abitativa a persone in difficoltà. (Ansa)
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