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tragedia a reggio calabria

Tragedia a Bocale, morto un carabiniere di 47 anni

A perdere la vita è Davide Squillace, carabiniere di 47 anni. Il conducente dell’auto è stato sottoposto agli accertamenti tossicologici

Pubblicato il: 06/07/2025 – 23:16
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Tragedia a Bocale, morto un carabiniere di 47 anni

REGGIO CALABRIA Un motociclista ha perso la vita stasera a Reggio Calabria nello scontro con un’auto il cui conducente, secondo i primi accertamenti della Polizia locale, aveva la patente scaduta da un anno. Il sinistro si è verificato a Bocale, nella periferia sud della città, sulla via Nazionale, all’altezza di un impianto sportivo. A perdere la vita è stato Davide Squillace, un carabiniere di 47 anni. Quest’ultimo era alla guida della sua moto quando, per cause in corso di accertamento, si è scontrato con una Toyota Yaris condotta da un uomo di 35 anni. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia locale che hanno eseguito i rilievi e gli accertamenti necessari per ricostruire la dinamica del sinistro. Dell’incidente è stato informato il magistrato di turno. Il conducente dell’auto è stato sottoposto agli accertamenti tossicologici. 
«La notizia della tragica scomparsa del collega Davide Squillace, carabiniere in servizio presso il reparto scorte di Reggio Calabria, ci ha profondamente scossi e addolorati. Davide era un servitore dello Stato esemplare, un professionista serio e stimato, ma soprattutto un uomo perbene, rispettato da tutti per il suo impegno, la sua umanità e la sua discrezione». Così Amedeo Di Tillo segretario regionale Sindacato Indipendente Carabinieri Calabria. «Morire così, a soli 47 anni, a causa di un incidente provocato – secondo quanto emerge – da una persona presumibilmente in stato di ebbrezza, è inaccettabile. Come Sic esprimiamo vicinanza e cordoglio alla famiglia di Davide, ai colleghi del reparto scorte e a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo. Chiediamo che venga fatta piena luce sulla dinamica dei fatti e che la giustizia segua il suo corso con rigore e tempestività. La vita di un uomo non può essere spezzata impunemente. Onorare la memoria di Davide significa anche continuare a lottare per il rispetto delle regole, della legalità e della dignità di chi ogni giorno indossa la divisa al servizio dei cittadini».

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