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Cala la dispersione scolastica, ma studenti male in italiano e matematica

In Calabria segnali di contenimento della dispersione implicita grazie alle azioni di accompagnamento e supporto alle scuole

Pubblicato il: 09/07/2025 – 23:10
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Cala la dispersione scolastica, ma studenti male in italiano e matematica

Diminuisce la dispersione scolastica esplicita (ovvero l’abbandono prima del completamento del percorso formativo), aumenta quella implicita (chi termina il percorso senza aver acquisito le competenze fondamentali previste) e il quadro generale della scuola italiana peggiora: è quanto emerge dalle rilevazioni Invalsi. Negli apprendimenti di Italiano e Matematica, infatti, gli allievi sono più deboli mentre la situazione è decisamente più rosea sul fronte dell’inglese e delle competenze digitali. «La sfida dei prossimi anni sarà garantire che l’ampliamento della partecipazione scolastica si traduca anche in un miglioramento degli apprendimenti per tutti, assicurando equità, qualità e inclusione come pilastri fondamentali del sistema educativo italiano», afferma il presidente di Invalsi Roberto Ricci. Nel 2025 l’Istituto registra un aumento della dispersione scolastica implicita rispetto all’anno precedente: 8,7% nel 2025; 6,6% nel 2024, attestandosi al valore registrato nel 2023, ma il trend di medio periodo resta in calo (9,8% nel 2021; 9,7% nel 2022; 8,7% nel 2023) in particolare nel Mezzogiorno. Il dato viene letto dall’Invalsi in un contesto in cui il sistema scolastico è diventato più efficace nel contrastare il fenomeno dell’abbandono scolastico accogliendo una popolazione studentesca via via più eterogenea e fragile, che in passato avrebbe avuto un rischio più alto di esclusione. In alcune regioni, come Puglia, Basilicata e Calabria, si osservano segnali di contenimento della dispersione implicita, soprattutto laddove sono state attivate azioni di accompagnamento e supporto alle scuole. Per rendere duraturo il contrasto alla dispersione, affermano i ricercatori, appare fondamentale intervenire già a partire dalla scuola dell’infanzia. 

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