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«Autorizzazioni non più in 10 anni ma in un mese. Qui contesto favorevole agli investimenti»

Il presidente della Regione Occhiuto evidenzia i vantaggi e primi effetti della Zes e le potenzialità del Mezzogiorno. «La scelta è tra il subire o il governare certi temi»

Pubblicato il: 10/07/2025 – 13:22
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«Autorizzazioni non più in 10 anni ma in un mese. Qui contesto favorevole agli investimenti»

MAIDA «In Calabria gli imprenditori trovano un contesto istituzionale favorevole agli investimenti, con una Regione che vuole assistere quanti vogliono investire qui». Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto oggi al South Global Innovation promosso da Entopan a Maida. «Lo stiamo facendo da qualche tempo e qualche risultato l’abbiamo ottenuto. Abbiamo molta fiducia – ha proseguito Occhiuto – nella Zes, e non solo per i vantaggi fiscali che può dare, ma perché abbiamo sperimentato in Calabria che la Zes è anche zona logistica semplificata e dà la possibilità al commissario Zes, che è il commissario Zes in tutto il Mezzogiorno, di sostituirsi a tutte le autorità nel rilascio delle autorizzazioni. E noi abbiamo avuto esempi di iniziative imprenditoriali che sono state autorizzate in un mese. Io credo che questo valga ancora più dei vantaggi fiscali, perché se fossi un rappresentante di una grande impresa, nazionale o multinazionale, potrei dire al board della mia impresa che l’investimento che propongo in Calabria è un investimento che sarà autorizzato in un mese o in un mese e mezzo e non più in dieci anni, come è accaduto in passato in Italia. E potrei anche dire che la Calabria ha il fattore della produzione più potenzialmente ricco e importante: la conoscenza, il sapere, ciò che si è costruito all’interno di ecosistemi come le Università».

Il ruolo del Mediterraneo

Secondo Occhiuto inoltre «il Mediterraneo, nonostante le varie instabilità, sta diventando, nel paradigma dell’economia europea e mondiale, un luogo di sempre crescente interesse per gli scambi commerciali. Oggi quello che rende ricco un territorio è avere i porti, i porti della logistica, e in Calabria abbiamo Gioia Tauro tra i migliori scali. E soprattutto i porti del sapere, che sono le università. Laddove ci sono porti della logistica e del sapere è più semplice, è più naturale che si crei sviluppo e che questi luoghi diventino un nuovo hub. I Paesi che si affacciano sull’altra sponda del Mediterraneo – ha aggiunto il presidente della Regione  – fra 10-15 anni cresceranno con tassi di Pil significativamente superiori a quelli dei Paesi europei. E noi nel Mezzogiorno potremmo vivere ciò che hanno vissuto le regioni del Nord nei decenni passati essendo più prossimi. Dobbiamo scegliere se questo tema, come classe dirigente del Mezzogiorno, lo subiamo o lo governiamo. Se lo governiamo dobbiamo avere la capacità di assistere gli sforzi che fanno i porti del sapere e assisterli. Il che non significa dargli supporto finanziario perché il pubblico purtroppo irrigidisce. Assistere significa fare iniziative che siano collaterali e utili a creare, a consolidare, a fermentare un ecosistema dei saperi che loro possono seminare. Noi abbiamo investito moltissimo sulle start-up e su tutto quello che riguarda l’innovazione e la ricerca, perché sono convinto che la Calabria e il Mezzogiorno possono diventare un hub del genere». (c. a.)

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