La “Rivolta di Reggio” 55 anni fa, le iniziative del “Comitato 14 Luglio”
Il coordinatore Agliano ricorda l’evento e illustra il programma delle iniziative in città

REGGIO CALABRIA «Il 14 luglio ricorre il 55° anniversario della “Rivolta di Reggio”. Il motivo scatenante fu, solo in apparenza, la sottrazione del capoluogo. Le ragioni, tuttavia, non possono essere ridotte ad una mera questione campanilistica o, come si disse allora, di pennacchio. Ciò che la città rivendicava era considerato un diritto inalienabile, che derivava da una storia millenaria, consapevole che il rischio era quello di perdere l’ultima occasione in direzione dello sviluppo. La ribellione dei reggini non fu solo un’esplosione di furia politica, ma prima di tutto un rigurgito di disagio sociale con un popolo che sentiva forte la sensazione di essere stato tradito dal governo centrale. La Rivolta fu, pertanto, un moto corale di ribellione, che interessò anche il territorio provinciale e, qualsiasi lettura si voglia dare, non può venire meno la sua dimensione popolare. In piazza, per le strade e tra le barricate ci furono uomini e donne, giovani ed anziani, borghesi, operai ed impiegati, gente di diverso strato sociale che lottò compatta per rivendicare un diritto, per denunciare un sopruso». Lo afferma Giuseppe Agliano, coordinatore del “Comitato 14 Luglio”. «Solo dopo 40 anni Reggio – continua Agliano – ha avuto il giusto, seppur tardivo, indennizzo, con il riconoscimento quale decima Città Metropolitana d’Italia (Legge nr. 42/2009), grazie all’intuizione e alla lungimiranza di Giuseppe Scopelliti, primo Sindaco di Reggio figlio di quella generazione cresciuta politicamente guardando gli esempi e coltivando i valori che la Rivolta ha trasmesso. Scopelliti immaginava già allora, una città agganciata alle principali reti europee di sviluppo urbano e coordinata per interagire con le altre città metropolitane del Mediterraneo, quale “ponte” europeo naturale per raggiungere le sponde del nord Africa, in chiave turistica e commerciale. Si trattava, in sintesi, di far pesare politicamente la posizione geografica strategica che Reggio detiene ed ambire al ruolo che le compete nel bacino del Mediterraneo. Questo riconoscimento, dovuto all’impegno del governo Berlusconi e alla tenacia di Italo Bocchino e Francesco Nucara, è uno straordinario strumento per il definitivo rilancio di tutto il territorio metropolitano in ottica nazionale ed europea. Peccato che ancora l’amministrazione metropolitana non è riuscita a farsi rilasciare le importanti deleghe dalla Regione che le consentirebbero di fare il definitivo salto di qualità. Il “Comitato 14 luglio”- cosserva Giuseppe Agliano – raggruppa Associazioni, Movimenti e Partiti del centrodestra reggino, e si adopera per tenere sempre vivo e attuale lo spirito dei “Moti del 1970” con varie attività di carattere storico, politico, sociale e culturale. Il Comitato ha da tempo richiesto che siano dedicati, a perenne memoria, i luoghi in cui caddero i Martiri della Rivolta: Via Logoteta, in cui il 15 luglio 1970 fu ritrovato agonizzante il ferroviere Bruno Labate; lo slargo del Rione Ferrovieri, in cui il 17 settembre 1970 fu ucciso l’autista Angelo Campanella; la parte del Calopinace, in cui il 17 settembre 1971 cadde il banconista Carmine Jaconis. Allo stesso modo, si auspica che vengano degnamente ricordati anche i due poliziotti Curigliano e Bellotti».
IL PROGRAMMA
Queste le iniziative messe in campo dal “Comitato 14 luglio”.
12 LUGLIO- ORE 18,30 LIDO PEPYS
“UNA RIVOLTA DI POPOLO GUIDATA DALLA DESTRA” – Presentazione del libro: “DESTRA SOCIALE” di Marco Cassini – a cura del Centro Studi Tradizione Partecipazione
14 LUGLIO – LUNGOMARE FALCOMATA’
ORE 18,30: cerimonia in ricordo delle vittime presso il “Monumento ai Moti”
ORE 18,45: omaggio floreale alla stele del sen. Ciccio Franco
ORE 19,00 – PIAZZETTA DELLA GRAZIELLA
Mostra fotografica a cura dell’Associazione “Sbarre per sempre”