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Diniego di iscrizione alla “white liste”, Morcavallo: «Innovativa sentenza del Consiglio di Stato»

I giudici amministrativi di secondo grado accolgono un ricorso dell’avvocato Oreste Morcavallo sancendo che i rapporti parentali non sono di per sé rilevanti se non collegati alla gestione economica…

Pubblicato il: 11/07/2025 – 19:13
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Diniego di iscrizione alla “white liste”, Morcavallo: «Innovativa sentenza del Consiglio di Stato»

COSENZA «Importante sentenza in materia di diniego di iscrizione all’Albo dei fornitori ed esecutori di opere pubbliche. Con sentenza del 7 luglio 2025 n. 5836 il Consiglio di Stato – Sezione Terza, in accoglimento di appello di una società emiliana di costituzione edili, difesa dall’avvocato Oreste Morcavallo, annullava la sentenza del Tar Parma che aveva rigettato il ricorso presentato dalla società avverso il diniego di iscrizione alla cosiddetta white list, cioè l’Albo dei fornitori, prestatori di servizio ed esecutori di opere pubbliche da parte della Prefettura di Reggio Emilia». Lo riporta una nota stampa. «La sentenza è per molti versi innovativa – ha commentato l’avv. Oreste Morcavallo – perché definitivamente sancisce che i rapporti parentali, spessissimo evocati dalle varie Prefetture per motivare le interdittive antimafia o i dinieghi di iscrizione alla white liste, non sono di per sé rilevanti se non collegati alla gestione economica della impresa. Pure importante – aggiunge l’avv. Morcavallo – il riferimento ai rapporti commerciali con ditte controindicate che se sporadici sono del tutto neutri. Da sottolineare, pure – conclude il difensore – la motivazione della sentenza nella parte in cui esclude la rilevanza delle indagini fiscali ai fini del diniego della Prefettura, in mancanza di ulteriori elementi. E così, pure, significativa la affermazione del Consiglio di Stato sulla applicabilità delle misure di prevenzione collaborativa, introdotte dal Legislatore, come alternativa alle più gravi sanzioni della interdittiva e del diniego di iscrizione, che non può essere esclusa con formule di stile e senza adeguata motivazione».

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