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l’appello

Cuore, Parola di Dio ed azione

Corpicini gracili e visi smarriti, stanno lì con le loro manine sporche e le scarpine rotte, in fila, ad aspettare un tozzo di pane, quando la furia dell’odio li travolge nell’atto più umile e confid…

Pubblicato il: 13/07/2025 – 10:33
di Nunzio Raimondi
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Cuore, Parola di Dio ed azione

Corpicini gracili e visi smarriti, stanno lì con le loro manine sporche e le scarpine rotte, in fila, ad aspettare un tozzo di pane, quando la furia dell’odio li travolge nell’atto più umile e confidente della carità verso chi muore di fame. E muoiono tutti e nove, massacrati che non si possono vedere come sono straziati, con la ciotola lì accanto al braccino monco!
Ma davvero oggi possiamo voltarci dall’altra parte e trascorrere la domenica ascoltando la parabola del buon samaritano, senza essere assaliti dal disgusto, senza avvertire il bisogno di ribellarsi rispetto ad uno spettacolo che fa rivoltare lo stomaco? Signore, dove sei? Perché permetti tutto questo orrore, questo “abisso d’abiezione”(S. Giovanni Paolo II), perché nemmeno al samaritano consenti di prendersi cura della vittima innocente dell’odio?

Quei bambini poveri di Deir al Balah, chiedevano il minimo, il pane quotidiano per sopravvivere, ma anche una vita minimamente degna della Tua grazia! Signore, dove sei? Ci chiedi di fermarci all’angolo della via, di soccorrere il bisognoso, ma permetti che l’odio distrugga giovani vite in continua lotta con la fame e la disperazione! Dove sei?
Tutto questo avviene sotto gli occhi distratti del mondo, di governanti incapaci di rompere le catene delle convenzioni e della politica disumana, anestetizzati dalla pratica ordinaria dell’incoerenza e delle utilità. Vergogna!

Voi che dite di voler il bene comune, perlopiù incespicanti con i verbi ausiliari, voi che senza la politica politicante non vi sareste neppure costruiti una casa, vedete di alzare il culo dalle vostre comode poltrone e ribellatevi, tutti, in un uniforme, identico appello per proteggere questi piccoli martiri del nostro tempo: per una volta occupatevi degli indifesi! Altro che dazi e guerra commerciale: dovessimo anche cominciare a rinunziare al nostro benessere (quanto ci gioverebbe poi!), potremmo iniziare a portare i criminali di guerra davanti ai tribunali internazionali, restituendo dignità al mondo. Non basta più soccorrere, occorre esecrare pubblicamente questa barbarie e senza interessate indulgenze. L’umanità non può più vivere nella più profonda disumanità: basta dissentire od opporsi, basta soltanto aiutare ed assistere, contro il crimine efferato e senza giustificazione alcuna, occorre insorgere, sollevare le coscienze, rompere questo intollerabile muro di gomma che ci avvolge e ci intorpidisce. Il buon samaritano si desti, quindi, ed agisca: “cuore, Parola di Dio ed azione” (Leone PP XIV).

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