Azione Lamezia: tra disservizi continui e nessun investimento sul personale, Sacal sbaglia strategia
Valentina Stella, membro del direttivo del partito centrista, lamenta disorganizzazione e “chiama” il Comune a farsi sentire

LAMEZIA TERME Azione Lamezia denuncia l’ennesima ondata di “disservizi e disorganizzazione all’interno di Sacal, la società di gestione degli aeroporti calabresi, tra cui lo scalo principale regionale, cioè quello di Lamezia Terme”.
“Da tempo assistiamo a criticità evidenti, sotto gli occhi dei viaggiatori e dei lavoratori, che sembrano frutto di scelte gestionali miopi e dannose” scrive Valentina Stella, del direttivo Azione Lamezia.
Taglio di risorse umane
Sacal – aggiunge Stella – “continua a non investire sul personale, preferendo tagliare risorse umane e adottare politiche che, nei fatti, indeboliscono la qualità del servizio. A fronte di consulenze ben retribuite e strutture esterne coinvolte a vario titolo, ci chiediamo: perché non si assume personale stagionale nei periodi critici? Perché i lavoratori vengono maltrattati, precarizzati o ignorati, mentre aumentano i costi su voci che poco hanno a che fare con la funzionalità e l’efficienza dell’infrastruttura?”
Per i centristi “gli effetti di questa strategia si sono visti chiaramente nei giorni scorsi, quando un problema alla rete idrica nella zona di Sant’Eufemia ha lasciato l’aeroporto completamente senza acqua. Un’emergenza resa ancora più grave dal fatto che il serbatoio Sacal era vuoto, per mancanza di manutenzione ordinaria e gestione preventiva. È stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco, che con le cisterne hanno garantito temporaneamente la fornitura d’acqua all’interno dello scalo. Un episodio – aggiunge Stella – che evidenzia in modo lampante come la disorganizzazione, la carenza di risorse umane, l’inesperienza e la mancanza di formazione siano oggi i veri nemici dell’efficienza e della sicurezza. Una gestione aeroportuale seria e professionale non può permettersi simili superficialità, che danneggiano l’immagine della città, mettono a rischio i servizi essenziali e mortificano i lavoratori che ogni giorno cercano di sopperire a gravi carenze strutturali”.
Dov’è il Comune?
“In un momento così delicato, con un territorio che ha bisogno di rilancio e stabilità, viene da chiedersi quale sia la reale strategia della governance Sacal. Come si pensa di uscire da una crisi strutturale senza investire sulle competenze, sulla professionalità e sulla valorizzazione delle risorse umane?” si chiede. “Non si esce da una crisi aziendale con i tagli, con il ridimensionamento, con la mortificazione del personale. Si esce dalla crisi con scelte lungimiranti, investendo nelle persone, nella loro formazione, nella loro stabilizzazione. Il capitale umano non è un costo, è la prima vera risorsa di un sistema che vuole essere efficiente, credibile e orientato al futuro”.
“In tutto questo, non possiamo non chiederci dove sia il Comune di Lamezia Terme.
Che ruolo intende svolgere? Quando deciderà di far sentire la propria voce, con forza e chiarezza, a tutela dei cittadini, dei lavoratori e del futuro dell’aeroporto, che rappresenta una risorsa strategica per l’intera area centrale della Calabria e per Lamezia?”
Azione Lamezia chiede “chiarezza e un cambio di passo. È tempo che Sacal spieghi pubblicamente come intende affrontare le criticità, con quali strumenti e – soprattutto – con quale visione. Non si può costruire sviluppo né fiducia continuando a operare con logiche di taglio e abbandono” conclude Valentina Stella.