Alta Velocità ferroviaria, la Calabria fuori progetto
«Alta velocità ferroviaria in Calabria: se ne parla ancora (nei giorni scorsi anche in Consiglio Regionale) ma non si dice (o non si vuole dire) che a farla rimanere fuori dal progetto forse ha contr…

«Alta velocità ferroviaria in Calabria: se ne parla ancora (nei giorni scorsi anche in Consiglio Regionale) ma non si dice (o non si vuole dire) che a farla rimanere fuori dal progetto forse ha contribuito anche la proposta, apparsa dopo l’avvio dei lavori, di farla passare dalla città di Cosenza.
Fino a quel momento il finanziamento governativo prevedeva la realizzazione lungo il Tirreno, fino alla stazione centrale di Reggio Calabria. Solo dopo (e sarebbe il caso che si conoscessero i nominativi) si è appreso della proposta di modifica del tracciato, supportato anche da chi ne era contrario.
Tutto ciò accade, paradossalmente, mentre si parla della realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. Un modo, come spesso accade a qualcuno, di alzare l’ingegno e proporre di dirottare l’alta velocità ferroviaria facendola passare dalla città di Cosenza. Come dire: chiudiamo ogni cosa e rimandiamo il tutto in tempi migliori! E così è stato. Adesso c’è da chiedersi come se ne esce da questa storia. Non è facile. Certo è che non è giusto che a farne le spese siano sempre i calabresi. Cosa comporta per la Calabria l’esclusione di una struttura essenziale come l’alta velocità. Se lo chiedono in tanti; non certamente coloro che hanno lavorato per modificare anche quel progetto potendo dire dopo che l’alta velocità passa da Cosenza.
Certo è che la Calabria continua ad essere gestita in questo modo, il suo cammino non potrà che andare a ritroso. Altro che progresso!
E dire che tutto ciò accade proprio mentre si parla della realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. Purtroppo, accade perché c’è sempre il “primo della classe” che alza l’ingegno e tenta di profittare per ottenere l’ennesimo successo personale: l’alta velocità a Cosenza.
Come se ne esce da questa storia? Sicuramente non è giusto che a pagare siano sempre i cittadini incolpevoli. Certo è che, se la Calabria vuole progredire ancora continuando ad andare avanti di questo passo, non ci potrà essere sviluppo. Che significa per la Calabria non disporre dell’alta velocità ferroviaria? Nessuno sembra chiederselo. Sembra che si preferisca che le colpe ricadano sempre sugli “altri”. Ma se la Calabria non si darà una “registrata” obtorto collo sarà destinata a rimanere bassa in classifica».