«Azienda Zero improduttiva? Parlano i numeri, i miglioramenti sono sotto gli occhi di tutti»
Il dg dell’ente di governance della sanità calabrese, Miserendino: «Passi avanti sul fascicolo elettronico e sulla dematerializzazione e il conferimento delle cartelle cliniche»

CATANZARO «Le polemiche sono quotidiane, ci sono sempre. Rispondo con i numeri: sono sotto gli occhi di tutti i miglioramenti che abbiamo fatto in tutti i filoni che “Azienda Zero” segue». Lo ha detto il direttore generale di Azienda Zero, Gandolfo Miserendino, a margine del roadshow sul tema “Ecosistema dati sanitari: il fascicolo sanitario elettronico per modernizzare la sanità” promosso da Azienda Zero e dalla Regione Calabria in Cittadella. «Io ricordo articoli nei quali – ha aggiunto Miserendino – si diceva “ma come? Solo per quattro bambini vaccinati la Calabria è inadempiente nei Lea? Non è vero”. E invece noi abbiamo portato a casa il risultato del Lea sulla prevenzione. Ci sono i report, non di Azienda Zero, ma del ministero della Salute, di Agenas eccetera che smentiscono quegli articoli. Non devo essere io a smentire. A me piace che parlino i numeri».
Il fascicolo sanitario elettronico
«Un passo importante che il Paese ha fatto con un investimento molto rilevante, oltre un miliardo di euro, e che nel caso specifico destina alle Regioni 610 milioni di euro: per quello che riguarda la Regione Calabria destina 12,7 milioni per il rafforzamento delle piattaforme digitali e 11 milioni di euro per diffondere in modo corretto ai professionisti e quindi all’operatore sanitario come bisognerà utilizzare il fascicolo sanitario elettronico»,, ha poi detto Miserendino facendo il punto sulla digitalizzazione della sanità calabrese. «In pratica ora, in modo molto semplice, avviene – ha spiegato Miserenedino – che se decido di fare un esame presso una struttura calabrese vedrò comunque sul fascicolo sanitario elettronico gli esiti dei miei esami. Si tratta di strumenti che garantiscono la sicurezza e l’accesso al dato. Sull’alimentazione siamo circa al 70% in termini di media, quindi è un lavoro che deve ancora procedere, ma si sa che il Pnrr dà degli step successivi fino al 2026 e noi contiamo, visto che siamo partiti e abbiamo fatto un grande lavoro, di poterlo completare. Per di più oggi siamo una delle prime regioni in Italia che ha fatto – proprio ieri – il primo conferimento di cartelle cliniche nell’ambito del progetto di dematerializzazione: è l’inizio di un percorso che permetterà a tutti gli assistiti della Regione Calabria di la propria cartella clinica al termine del ricovero. Questo significa che non devo più andare presso la struttura sanitaria per una cosa che costava anche e veniva prodotto anche in ritardo. Si partirà ovviamente – ha rimarcato il dg di “Azienda Zero” – con gli anni 2024-2023 andando indietro per completare la documentazione. C’è poi un progetto che è quello di digitalizzazione di Dea di primo e secondo livello, altra linea di attività del Pnrr, sulla quale andiamo a completare l’alimentazione del fascicolo sanitario elettronico e quindi, pian piano, anche i ricoveri che uno farà in tempo reale li troverà all’interno del fascicolo. Ribadisco: non bisognerà più chiedere la propria cartella. Quella è documentazione dell’assistito, quindi è corretto che ogni calabrese se la trovi nel proprio fascicolo sanitario elettronico. Per Miserendino in conclusione «il concetto che sta alla base del fascicolo sanitario elettronico è che “sono io assistito che ho proprietà dei miei dati sanitari e decido chi può vederlo”. Ovviamente questo comporta anche un grandissimo aiuto per il professionista perché si troverà la documentazione clinica e ovviamente più documentazione clinica ha il suo supporto più la sua diagnosi sarà appropriata». (a. c.)
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