Inchiesta alla “Dulbecco”, annullata l’ordinanza per Vincenzo Scorcia: revocata la misura
Lascia i domiciliari il direttore del Reparto di Oculistica all’A.O.U. “Dulbecco” di Catanzaro. Lo ha deciso il tribunale del Riesame

CATANZARO Un sistema ben collaudato che avrebbe consentito di incassare «ingiusti profitti» dovuti ad interventi medici necessari. Questa l’accusa mossa dagli uomini della Guardia di Finanza di Catanzaro che coordinati dalla procura di Catanzaro avevano conclusa una inchiesta con a centro Vincenzo Scorcia (cl. ’77), direttore del Reparto di Oculistica all’A.O.U. “Dulbecco” di Catanzaro e la segretaria dello studio medico privato di Scorcia, Maria Battaglia detta “Carmen” (cl. 75). I due – figurano tra i 12 indagati – finiti agli arresti domiciliari su ordine del gip di Catanzaro, Chiara Esposito. All’esito del Riesame, la posizione del professionista (difeso e rappresentato dall’avvocato Francesco Gambardella) è stata ridimensionata. I giudici, infatti, hanno disposto l’annullamento dell’ordinanza di misura cautelare e la revoca della stessa. Scorcia, dunque, torna libero. (f.b.)
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