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Cirò classico, la Dop calabrese ufficialmente registrata in Ue

Si tratta della denominazione vitivinicola numero 19 della regione Calabria, la numero 410 a livello italiano nel comparto enologico

Pubblicato il: 25/07/2025 – 11:57
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Cirò classico, la Dop calabrese ufficialmente registrata in Ue

Nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 25/07/2025 è stata registrata la denominazione “Cirò Classico DOP” che, secondo i dati aggiornati dell’Osservatorio Qualivita, nel comparto vino è la numero 529 delle DOP IGP italiane, nonché la denominazione numero 19 fra le denominazioni del vino della Calabria. Con la registrazione della nuova DOP, l’Italia raggiunge quota 529 IG Vino – di cui 410 DOP, 119 IGP – alle quali si aggiungono 328 prodotti agroalimentari, per un totale di 857 denominazioni DOP IGP STG, e considerando le 35 IG delle Bevande Spiritose si raggiunge un totale di 892 Indicazioni Geografiche (STATISTICHE ITALIA >>).

I numeri della Calabria

La Calabria ha 40 denominazioni DOP IGP – di cui 21 del comparto Cibo e 19 del comparto Vino – a cui si aggiungono le 4 STG riconosciute in tutto il territorio nazionale e 2 IG delle Bevande Spiritose. Comparto Vino: la Calabria conta 19 denominazioni (di cui 9 DOP e 10 IGP). Secondo le ultime stime del Rapporto Ismea-Qualivita 2024, la Dop economy in Calabria vale 47 milioni di euro (STATISTICHE CALABRIA>>).

Il prodotto

Il Cirò Classico DOP comprende la sola tipologia di vino Rosso. La zona di produzione del Cirò Classico DOP comprende l’intero territorio dei comuni di Cirò e Cirò Marina in provincia di Crotone, nella regione Calabria. L’areale storico di produzione comprende la zona antica legata alla colonia greca di Cremissa. L’uvaggio: Gaglioppo minimo 90%, Magliocco, Greco Nero, da soli o congiuntamente, fino a un massimo del 10%.

Lollobrigida elogia la Calabria

«Il sistema delle Indicazioni Geografiche è la strada da percorrere per far riconoscere il giusto valore al lavoro dei nostri agricoltori, ai prodotti e ai territori. L’Italia si conferma leader nella qualità. L’iscrizione del Cirò Classico fra le eccellenze tutelate a livello europeo è l’ennesimo riconoscimento della forza e del valore del nostro sistema produttivo. Il vino è un pilastro del Made in Italy e la Calabria è una terra che in questi anni ha dimostrato una rinnovata capacità di promuoversi mettendo al centro la qualità. Oggi l’Italia vanta oltre 890 prodotti Dop, Igp, Stg e Ig: un patrimonio che rappresenta un vanto, ma anche una responsabilità, su cui il Governo Meloni sta portando avanti un impegno chiaro fin dal primo momento». Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

La soddisfazione di Occhiuto

«La decisione della Commissione europea che ha conferito la Denominazione di origine controllata e garantita (Docg) al Ciró Classico, approvandone l’iscrizione come Dop nel registro dell‘Ue, rappresenta un motivo di grande orgoglio per tutta la Calabria e un riconoscimento alla qualità straordinaria della nostra tradizione vitivinicola. Questo traguardo è il frutto di un lavoro di squadra che unisce produttori, istituzioni locali e nazionali, e premia l’impegno costante nella valorizzazione dei nostri territori e delle eccellenze enologiche calabresi. Desidero ringraziare il ministro Francesco Lollobrigida per il supporto determinante offerto al comparto agroalimentare italiano e l’assessore regionale Gianluca Gallo per il suo costante impegno a sostegno della filiera vitivinicola calabrese. Oggi brindiamo non solo a un vino, ma a un pezzo della nostra identità culturale che conquista un posto di rilievo in Europa. È un segnale forte di quanto la Calabria possa competere e primeggiare sui mercati internazionali con prodotti unici e di qualità assoluta». Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

La soddisfazione di Gallo

«Con grande soddisfazione – dice a sua volta l’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo – accogliamo la notizia dell’iscrizione del Cirò Classico nel registro delle Denominazioni di origine protetta (Dop) da parte della Commissione Europea. Si tratta di un traguardo prestigioso che premia l’impegno quotidiano dei nostri produttori, dei viticoltori e delle comunità locali, autentici custodi di una tradizione millenaria e di un patrimonio agricolo unico. Il riconoscimento conferito al Cirò Classico non è solo un sigillo di eccellenza enologica, ma rappresenta anche una straordinaria valorizzazione del territorio calabrese e della sua biodiversità. Questo risultato è il frutto di un lavoro collettivo di produttori e istituzioni, che porta con sé la passione, la competenza e l’orgoglio di una regione che guarda con fiducia ad un settore su cui, su indicazione del Presidente Occhiuto, stiamo puntando molto. Un ringraziamento sentito va al Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, per aver creduto con determinazione nel percorso avviato e per il costante impegno a favore della valorizzazione delle produzioni tipiche italiane. Il Cirò Classico Dop diventa ora ambasciatore della Calabria nel mondo, simbolo di autenticità, identità e futuro».

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