«Non mi sono mai occupato di appalti, a Conte ho spiegato tutto»
Ricci, il candidato governatore delle Marche per il centrosinistra, indagato per “Affidopoli”

ROMA “Non mi sono mai occupato di affidamenti o di appalti, non è una cosa che per legge spetta al sindaco, ma alla struttura amministrativa e dirigenziale”. Lo dice, intervistato da Repubblica, l’eurodeputato Pd e candidato alla guida della Regione Marche Matteo Ricci in merito all’avviso di garanzia ricevuto per la vicenda ‘Affidopoli’ a Pesaro. “Non posso essere io responsabile penalmente di eventuali errori commessi da altri in un procedimento amministrativo” dice. Poi Ricci aggiunge: “Io ho spiegato tutto, quel che sto dicendo a voi l’ho detto prima a Conte. Voglio però aggiungere una cosa. La mia passione politica è iniziata nel 1984, avevo 9 anni, come ogni estate andavo alla festa dell’Unità con mio nonno, ex minatore in Belgio. E quell’anno la festa era tappezzata dai manifesti di Enrico Berlinguer, che era morto da poco. Chiesi chi fosse e lui mi rispose: era una persona onesta e perbene, stava sempre dalla parte dei più deboli. Io sono figlio di quella storia, l’onestà e la trasparenza sono i miei valori, esattamente come lo sono quelli dei Cinque stelle”. (Ansa)
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