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scontro sulla sanità

Servizio 118, nuovo fronte polemico tra Pd e Forza Italia

Il sindaco di Reggio Falcomatà contro le scelte del governatore e commissario Occhiuto, difeso invece a spada tratta dagli azzurri reggini

Pubblicato il: 25/07/2025 – 18:23
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Servizio 118, nuovo fronte polemico tra Pd e Forza Italia

REGGIO CALABRIA Ancora polemiche tra Pd e Forza Italia sulla sanità, e in articolare sul servizio 118 dopo il botta e risposta di ieri tra il dem Nicola Irto e la forzista Pasqualina Straface. “Traslare in Calabria modelli di altre regioni equivale a non conoscere le necessità dei territori o peggio, all’incapacità di decifrare le priorità dei cittadini che, con la scelta incomprensibile del Commissario Roberto Occhiuto, si trovano a fare i conti con un elevato numero di disfunzioni legate al servizio di emergenza/urgenza del 118”, afferma in una dichiarazione, il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà. “Centralizzare la gestione del 118, rievocando un sistema che in Lombardia non certo soffre di mancanza di collegamenti viari, reti infrastrutturali stradali inefficienti e soprattutto con una vasta serie di aree interne – aggiunge Falcomatà – rappresenta l’ennesimo colpo alla sanità calabrese, già diffusamente tramortita da indirizzi politici che hanno quasi raso a zero la medicina di prossimità, privata dei suoi presidi sanitari che rappresentano un punto di riferimento insostituibile per l’assistenza delle comunità locali. L’allungamento dei tempi di intervento delle ambulanze è certamente il più importante di una lunga serie di profili di criticità che questo modello organizzativo del 118 ha creato. Se alle attese infinite e ai soccorsi fantasma, si aggiunge il fatto che il sistema emergenza/urgenza sconta da troppo tempo carenze di personale. Non possiamo non ricordare quei casi di malasanità per i quali le ambulanze sprovviste di medico a bordo, hanno portato a tragici epiloghi come quello di Serafino Congi. Da Occhiuto ci aspettiamo una scelta di coraggio e responsabilità. Ritorni sui suoi passi e indirizzi il servizio 118 secondo una logica di microaree territoriali di soccorso che consentirebbe un sistema a rete più funzionale e rispondente alle reali esigenze che scaturiscono dalle emergenze sanitarie dei cittadini”.

La replica

A replicare a Falcomatà in una nota congiunta i consiglieri comunali di Reggio Calabria di Forza Italia, Milia, Maiolino, Vizzari e Zimbalatti.“Il sindaco che trasforma in cenere tutto ciò che tocca e che ha portato tragicamente la città di Reggio Calabria all’ultima posizione nella classifica della qualità della vita stilata da ’Il Sole 24 Ore’ evidentemente vuole cambiare mestiere e vuole iniziare a far danni anche nella sanità. Giuseppe Falcomatà non si smentisce mai per approssimazione, pressapochismo, per l’inconsistenza delle sue posizioni. Oggi, assopito in un caldo pomeriggio di fine luglio, il primo cittadino reggino scopiazza malamente un comico comunicato del Pd di ieri e lancia alle stampe nell’ennesima sciocchezza. Forse anche lui, come i dem calabresi, è rimasto agli anni ’80, e rimpiange il vecchio sistema regionale dell’emergenza-urgenza messo in piedi (eufemismo) dal centrosinistra, un accrocco obsoleto e disconnesso, con centrali isolate e operatori senza internet, un inferno dantesco nel quale a rimetterci erano sempre i cittadini. Oggi i dati della riforma del 118 voluta dal presidente Roberto Occhiuto – affwrmano i consiglieri di Forza Italia – parlano chiaro: l’indicatore di allarme target – dati del Ministero della Salute – è sceso da 31 a 24,5 minuti (e non aumentato come sostiene il prode Falcomatà) tra il 2021 e il 2024. Le ambulanze di base sono passate da 11 a 30, le postazioni del 118 da 54 a 73, con 15 ambulanze di presidio in più. L’elisoccorso è stato potenziato, con le ore di volo salite da 1.000 a oltre 1.600 e 26 elisuperfici abilitate al volo notturno, prima quasi assenti. Questi risultati dimostrano un cambiamento evidente e concreto rispetto alle macerie lasciate dalla sinistra. Capiamo che i piccoli cacicchi del Partito democratico abbiano l’esigenza di mettersi in mostra e di fare tra di loro una gara della sopravvivenza a chi la spara più grossa, ma così gli esponenti dem si coprono solo di ridicolo. Studia la lezione prima di fare il maestro, caro Falcomatà”.

Gruppo Pd Regione: Caputo e Straface non facciano propaganda

«Le difficoltà che vive oggi il 118 in Calabria, travolto dal disordine generato dalla presunta riorganizzazione targata Occhiuto e dal caos gestionale di Azienda Zero, è testimoniato da quanto succede ogni giorno sul territorio calabrese”. Lo afferma il gruppo del Pd in Consiglio regionale “in risposta – é detto in una nota – alle affermazioni della consigliera di Forza Italia Pasqualina Straface e del vicepresidente del Consiglio Pierluigi Caputo”. «Ciò che colpisce – aggiunge il gruppo dem – è la totale disconnessione dalla realtà dei due angeli difensori di Occhiuto. Mentre la consigliera Straface dipinge un quadro idilliaco, in tutta la regione regna il caos: ambulanze acquistate in massa, anche di seconda mano, risultano inutilizzabili per mancanza di personale. I mezzi sono parcheggiati in attesa di operatori, mentre il personale sanitario, in particolare i medici, è sempre più carente nelle postazioni territoriali di emergenza (Pet), da Reggio Calabria a Cosenza, passando per Crotone, Vibo Valentia e Catanzaro. Il Suem, nato per garantire interventi entro 8 minuti in ambito urbano e 20 minuti in ambito extraurbano, è ormai un ricordo. Oggi le Pet sono composte quasi esclusivamente da un infermiere e un autista, quando non si riducono al solo autista. La verità è che il servizio di emergenza-urgenza calabrese è stato smantellato, non riformato. E i numeri sbandierati non corrispondono all’esperienza quotidiana di chi attende un’ambulanza per 45, 50 o addirittura 60 minuti, anche in codice rosso. L’ultimo episodio, accaduto a Catanzaro, conferma tragicamente quanto denunciamo da tempo: una donna, coinvolta in un grave incidente stradale in via Lucrezia della Valle, è rimasta a terra per 40 lunghi minuti in attesa di soccorsi. Ad accompagnarla in ospedale è stata poi un’ambulanza arrivata, peraltro, senza alcun medico a bordo. Una scena inaccettabile che certifica il fallimento dell’attuale gestione del 118 e che avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche se non fosse stato per il provvidenziale intervento di un professionista di passaggio. La consigliera Straface dovrebbe rendersi conto che la realtà è ben diversa dal racconto che ne fa chi governa che, invece, dovrebbe avere il coraggio di affrontarla, non di nasconderla dietro una cortina fumogena. L’altro angelo custode Caputo, che prova ad attaccare il Pd in maniera strumentale, come se il centrodestra non avesse governatore per 9 anni sugli ultimi 14, arriva a rivendicare meriti che non sono neanche ascrivibili a questa Giunta in quanto la costruzione degli ospedali della Sibaritide e della Piana è in piena continuità con quanto stabilito dai precedenti governi regionali“.
“Chi governa – dicono ancora i consiglieri del Pd – ha il dovere di garantire il diritto alla salute, non di alimentare un racconto autocelebrativo smentito quotidianamente dalla realtà. È il momento di smetterla con le favole a uso e consumo della propaganda politica. I fatti dicono altro: il sistema 118 calabrese è al collasso, la medicina territoriale è al collasso, la rete ospedaliera è in grande sofferenza, i servizi socioassistenziali inesistenti. Lasciamo, pertanto, che siano i cittadini a giudicare se il centrodestra abbia governato bene o meno, rinunciando a una sterile difesa d’ufficio del commissario alla sanità Occhiuto attraverso comunicati trionfalistici. Noi siamo certi che i calabresi hanno già le idee chiare su tutto e che il loro voto decreterà il vostro fallimento”. (redazione@corrierecal.it)

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