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Autonomia differenziata, «la Regione complice del governo nel fare gli interessi del Nord»

E’ la nota a firma del Coordinatore della Segreteria Regionale di Sinistra Italiana, Francesco Tallarico

Pubblicato il: 27/07/2025 – 13:03
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Autonomia differenziata, «la Regione complice del governo nel fare gli interessi del Nord»

CATANZARO «E’ stato diffuso, nei giorni passati, un comunicato ufficiale da parte del Ministro degli Affari Regionali e delle Autonomie, il leghista Roberto Calderoli, in cui si comunica che a settembre saranno firmate le intese con le Regioni Lombardia, Veneto, Liguria e Piemonte, previste nelle materie non LEP, affinché la stesse Regioni abbiano più autonomia nel campo della sanità e su tre materie in cui non è prevista la definizione dei tre livelli essenziali delle prestazioni che sono la protezione civile, le professioni e la previdenza complementare integrativa. Ciò permetterà a queste quattro Regioni del Nord, guidate tutte dagli stessi Partiti che governano l’Italia e che hanno votato l’Autonomia Differenziata, ad avere – possedendo ricchezze e riserve fiscali illimitate, oltre alle centinaia di milioni di euro che la Calabria fornisce loro a causa dell’emigrazione sanitaria – libertà assoluta nell’aumentare gli stipendi a medici, infermieri e personale para-medico. Ciò porterà all’esplosione del sistema Italia, soprattutto dell’Italia Meridionale e della Calabria in modo particolare, poiché il suo Sistema Sanitario Pubblico, ormai, è allo stato di coma finale. La carenza totale di Medici e personale infermieristico e dei servizi sanitari si manifesta, drammaticamente, in tutti i campi: da quello territoriale, all’emergenza-urgenza, alla prevenzione fino alla terapia. La Regione Calabria ha perso il controllo epidemiologico sulla sua popolazione. L’introduzione di feroci gabbie salariali nel campo sanitario, scelta prettamente politica, perché di questo si tratta, porterà alla fuga dei residuali Medici e Infermieri calabresi verso quelle Regioni, con la prospettiva di essere retribuiti due e tre volte in più di quanto accade, ora, in Calabria o altrove. Alla luce di tutto ciò, tenuto conto che l’attuale maggioranza politica che governa la Calabria ha voluto e ha votato la legge sull’Autonomia Differenziata, tanto che il fratello del Presidente Roberto Occhiuto, il senatore Mario, è stato entusiasta relatore della legge garantendo che nessuna disparità tra Regioni ci sarebbe stata nel campo dei fabbisogni standard; i risultati nefasti sono sotto gli occhi di tutti!! Difronte a questo accordo “differenziato” la Calabria non possiede alcuna arma di difesa e si trova, dopo 16 anni, unica Regione in Italia, dentro quel sistema di autentica macelleria sociale che è il Piano di Rientro dal debito sanitario. Sinistra Italiana chiede al Presidente della Regione Calabria una chiara presa di posizione sugli accordi stipulati tra il Governo di destra e le Regioni del Nord su materie che avranno un impatto devastante sulla Calabria. Sinistra Italiana chiede allo stesso Presidente di attivarsi presso il Governo e la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, affinché venga predisposta una legge, a carattere urgente visto lo stato di emergenza sanitaria attuale e che si aggraverà nei tempi brevi, che preveda incentivo economico dello stipendio per tutti i Medici ed Infermieri che operano in Calabria, pari all’aumento di incentivi economici che le Regioni del Nord riconosceranno ai Medici ed Infermieri secondo gli accordi stipulati con Calderoli. Ciò dovrà valere per tutto il personale sanitario che potrebbe venire in Calabria. Altresì, Sinistra Italiana, dopo le recenti dichiarazioni del Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in cui si ribadiva l’accordo della Presidenza del Consiglio dei Ministri circa l’uscita dal Commissariamento governativo della sanità calabrese, ma che ciò doveva passare da una rinegoziazione del Piano di Rientro dal debito sanitario, chiede, alla luce, anche, delle pesanti note della Corte dei Conti( delibere n 59 e 61 del 2025) di sapere a quanto ammonta la massa debitoria delle Asp Calabresi. Se ribadisce inoltre al Presidente, in relazione agli ultimi sei anni di amministrazione del Centro-destra della Regione Calabria, di conoscere quali siano stati i provvedimenti messi in atto al fine di ristabilire legalità e certezza assoluta e contabile nei conti delle Asp e, perché, dopo tanto tempo, si parla, ancora, di rinegoziare il debito sanitario mentre la Calabria ha perso, completamente, la sanità pubblica». E’ la nota a firma del Coordinatore della Segreteria Regionale di Sinistra Italiana, Francesco Tallarico.

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