Gerace “incanta” e si (ri)popola
Molti comuni “muoiono”, ma il borgo della Locride, destinatario di 20 milioni PNRR, combatte il fenomeno attraverso eventi e visione

GERACE Gerace è la “Città delle 100 Chiese”. Gerace è “Bandiera arancione” per il Touring Club Italiano, considerando l’elevata qualità ambientale-culturale. Gerace è anche una delle piccole gemme più belle d’Italia. Ma Gerace, arroccato sopra un promontorio che domina la Locride, in provincia di Reggio Calabria, è soprattutto sede del “Borgo Incantato”. Era il 1999 quando l’evento dedicato all’arte, la musica e la cultura vide la luce per la prima volta e si iniziò a diffondere per le vie del centro storico. Quest’anno, dopo oltre 400 artisti e ospiti illustri e più di un milione e duecentomila visitatori susseguitisi nel tempo, il paese natale di Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica di Napoli e simbolo della lotta alla criminalità organizzata, ospita tra il 26 e il 28 luglio (il 25 c’è stata anche l’anteprima ndr) l’edizione numero venticinque della manifestazione. Una rassegna storica, interrotta solamente dal ciclone della pandemia di Covid-19 tra il ’20 e il ’21, ed eccellente testimonianza di attenzione alle tradizioni e di valorizzazione dei piccoli borghi, in un periodo in cui sempre più Comuni calabresi vivono una fase di spopolamento, nonostante le diverse iniziative volte a promuovere i territori e renderli nuovamente luoghi “vivi”. 180mila abitanti persi in 20 anni sono un bilancio troppo pesante da sopportare: intere comunità a rischio “estinzione”, centri montani che hanno perduto tra il 15 e il 30 per cento dei residenti, senza contare che, secondo le stime, la nostra Regione potrebbe perderne altri 300mila entro il 2050.

Piano Nazionale Borghi, imprese e visione per arginare lo spopolamento
Una piaga che Gerace, attraverso iniziative come “Il Borgo Incantato”, prova a contrastare. Il paese della Locride è stato uno dei 392 comuni italiani ammessi nel Piano Nazionale Borghi, iniziativa prevista dal PNRR e promossa dal Ministero della Cultura, che mira al rilancio dei piccoli centri, contrastando lo spopolamento e promuovendo il loro sviluppo economico e sociale attraverso la rigenerazione culturale e turistica, ottenendo ben 20 milioni di risorse. Un attestato di stima importantissimo, con cifre imponenti che per essere concretizzate, però, devono essere seguite da strategie intelligenti e futuribili, come afferma il sindaco di Gerace, Rudi Lizzi, contattato dal Corriere della Calabria: «Lo spopolamento è un problema che attanaglia non solo i borghi, ma diverse città italiane, soprattutto del Sud Italia. Noi stiamo attivando vari percorsi per cercare di rallentare o addirittura frenare lo spopolamento che colpisce la nostra città. Lo facciamo – aggiunge il primo cittadino – attraverso due strade principali: la prima è l’aiuto alle imprese, ne abbiamo finanziate 25 tra nuove e già esistenti e abbiamo attivato un terzo bando, attraverso cui, dopo molte interlocuzioni col Ministero, siamo riusciti ad incassare un bellissimo risultato, allargando gli investimenti a tutto il territorio geracese, non solo al centro storico. Un obiettivo – sottolinea – che raggiungeremo da qui a breve, oserei dire tra settembre e ottobre, entro cui speriamo di finanziarne altre 15-20, ma vediamo anche con il budget come saremo messi. Il secondo punto – prosegue – è rendere la nostra città più attraente e soprattutto più accessibile, questi fondi infatti permetteranno alla nostra città di essere visitata da più persone e, quindi, si potranno aprire nuovi orizzonti per i giovani, ma non solo, che vorranno investire a Gerace». Le difficoltà sono tante, ma l’amministrazione sta facendo di tutto per sfruttare l’occasione concessa dai “piani alti”, perché i fondi ci sono, ma serve soprattutto la capacità di spenderli bene: «Abbiamo incontrato numerosi ostacoli – evidenzia Lizzi – per esempio con la Sovrintendenza, avendo ereditato un patrimonio storico artistico e culturale di rilievo, ma che va tutelato: ritengo, e l’ho detto anche al Ministero, che la nostra città debba essere proiettata al futuro. Nei primi 12 mesi di amministrazione abbiamo incassato numerosi risultati, anche se alcuni in ritardo, e crediamo che grazie a questo prezioso investimento da parte della Regione Calabria e del Ministero, che hanno puntato su Gerace, altri ottimi risultati arriveranno, penso ad esempio alla costruzione di un’infrastruttura chiave come l’ascensore per il trasporto al borgo, che renderà Gerace più accogliente, innovativa e accessibile».
Le chiavi del successo e le previsioni sull’edizione 2025
Nello specifico, sull’edizione 2025, il sindaco Lizzi si è detto ottimista: «Si prevede – afferma – un “Borgo Incantato” addirittura migliorato rispetto agli altri anni, in quanto abbiamo rafforzato il servizio navetta per cercare di far arrivare 10-15.000 persone al giorno nella maniera più celere possibile». Ma il successo della manifestazione va ricercato nell’ottimo lavoro svolto nel corso del tempo: «Oltre all’ultima novità, ossia la “storicizzazione” da parte della Città Metropolitana, i punti di forza sono stati sicuramente la presenza di artisti di livello internazionale e i luoghi di ristoro. Quest’anno, in particolare, – conclude il primo cittadino – abbiamo cambiato il regolamento, cercando di inserire ancora più stand in cui verrà valorizzato almeno un piatto identitario della nostra città».

Il programma
La 25ª edizione de “Il Borgo Incantato” rappresenta un concentrato di emozioni e magia, un evento ormai giunto alla ribalta nazionale e sempre più frequentato. All’anteprima di venerdì c’è stato Shantel, produttore discografico tedesco già protagonista nel 2022 insieme a Jovanotti durante le riprese di “Alla Salute”. Spazio poi per il Teatro Urbano, con compagnie italiane e internazionali, e per le eccellenze femminili, tra cui Laura Kibel, massima espressione del “teatro dei piedi”, destinataria di un premio alla carriera per il suo percorso artistico e pedagogico straordinario, ed Elisa Alcalde, che con “Dans mes Cordes” propone una performance sospesa tra danza aerea, narrazione fisica e introspezione. E ancora, i giocolieri, gli acrobati e la musica: ad aprire e chiudere ogni serata la John Birks Orchestra di Torino, una band eclettica con repertorio originale. Insomma, fino al 28 luglio, il centro storico di uno dei borghi più belli d’Italia si anima a suon di luci, note, spettacoli e diventa una cornice magica dove non manca anche l’attenzione a un’altra componente fondamentale del patrimonio storico-culturale calabrese, come spiegato dal sindaco Lizzi: il cibo, con numerose degustazioni dei prodotti tipici del territorio pronte a deliziare ospiti di ogni genere, dai più grandi ai più piccoli. Perché anche da questo passa la rivalutazione e la sopravvivenza dei borghi e delle gemme disseminate nel nostro territorio: Gerace non può e non deve restare “mosca bianca” ancora per lungo tempo. (redazione@corrierecal.it)
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