Disabilità, la ministra Locatelli: «La Calabria può diventare la prima regione a sperimentare totalmente la nuova riforma»
Incontro alla Cittadella regionale con le associazioni del settore. Presenti l’assessore Capponi e il presidente del Consiglio regionale Mancuso

CATANZARO Un momento di ascolto per le tante realtà associative operanti a favore delle persone con disabilità della Calabria. La sala verde della Cittadella regionale ospita l’incontro con la ministra per la Disabilità Alessandra Locatelli. Che pone subito l’accento sulla riforma che «introduce un nuovo sguardo, vedendo in ogni persona le potenzialità e non i limiti. Il passaggio dall’assistenzialismo alla valorizzazione di ogni persona è fondamentale per ribaltare la prospettiva e non lasciare indietro nessuno». E la Calabria occupa un posto in prima fila.
«Qui si sta facendo un grande lavoro anche grazie all’assessore Capponi. Sono qui per parlare con le associazioni, col mondo del terzo settore e credo che la strada sia quella giusta. C’è tanto lavoro ancora da fare, soprattutto per quanto riguarda l’integrazione socio-sanitaria e sul progetto di vita occorre sedersi e trovare delle risposte condivise». E inoltre gli sforzi devono essere rivolti all’eliminazione delle barriere architettoniche. La ministra poi si sofferma sulla sperimentazione «che stiamo portando avanti proprio qui a Catanzaro» e l’auspicio è che «la Calabria possa diventare la prima regione a sperimentare totalmente la nuova riforma e dunque un nuovo modo per valutare l’invalidità civile e il progetto di vita delle persone con disabilità». L’incontro odierno si è aperto con un minuto di silenzio richiesto dal presidente del consiglio regionale Filippo Mancuso e dedicato alle due vittime di un incidente stradale verificatosi a Catanzaro, costato la vita a padre e figlia di 38 e 7 anni.
Il commento di Capponi
L’assessora regionale Caterina Capponi parla di «grande sfida, da affrontare insieme a chi lavora nel mondo sociale in Calabria. Quali sono i prossimi impegni della Regione Calabria? Stiamo riprogrammando tutte le risorse da ridistribuire nei diversi ambiti territoriali». Sul progetto di vita, Capponi sottolinea: «scade ciclicamente, ma si può prevedere che possa essere a lungo termine come diceva prima il ministro». Il lavoro dell’assessore si lega ad un continuo confronto e interlocuzioni col terzo settore, con le associazioni. «Ho sentito tanti giovani, e credo si possano realizzare ottimi progetti in Calabria. In tal senso stiamo lavorando non solo sulla programmazione dei contributi da destinare, ma anche sulla formazione e sulla cittadinanza attiva di queste persone», conclude Capponi. (f.b.)
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