Rende, ok al nuovo regolamento asili nido: esenzione totale per chi ha disabilità gravi
Rimandata la discussione su una eventuale estensione agli affidi. La relazione dell’assessore Jorio sullo stato delle casse comunali

RENDE Entro la primavera 2026 tutte le strade di Rende saranno ripavimentate: l’obiettivo viene comunicato dal sindaco Sandro Principe nel corso del consiglio comunale di stamattina. In una seduta aperta con la discussione su alcuni punti legati al bilancio e continuata con un lungo dibattito su rette e regolamenti degli asili nido, il primo cittadino ha attaccato «le precedenti amministrazioni, compresa quella commissariale» a proposito dei finanziamenti revocati. Poi ha ribadito tre linee di intervento della prossima attività della sua giunta: oltre alla bitumazione, anche il cimitero e il castello normanno nel centro storico.
Il caso asili nido
Ma gran parte della seduta è stata incentrata sugli asili nido: davanti a un emendamento di Giovanni Bilotti (GenerAzione) sulle esenzioni da estendere anche agli affidi (per questo ci sono già contributi statali), Principe ha proposto di trasformarlo in ordine del giorno, «io sarò il primo a votarlo», in modo da verificarne la fattibilità giuridica dopo un eventuale passaggio in giunta prima della ratifica in Consiglio. «Su temi come questo – ha commentato Principe – non dovremmo dividerci».
Poco prima l’assessore Daniela Ielasi aveva illustrato per sommi capi le novità nel settore, a partire dal nuovo regolamento che è in realtà un adeguamento alla legge regionale 24/2024. La proposta prevede l’esenzione totale del pagamento della retta per i soggetti con disabilità grave. Clelio Gelsomino (Insieme per Rende) ha presentato un emendamento per includere anche gli immigrati.
Dopo che Bilotti annuncia l’astensione nelle more di una integrazione sugli affidi, sulla stessa linea Stefania Galassi (Rende Azzurra), il regolamento passa con 15 voti favorevoli, 8 astenuti e nessun contrario.
Il bilancio
Nella prima parte della seduta, l’assessore Federico Jorio ha relazionato su assestamento generale del bilancio e salvaguardia degli equilibri per l’esercizio 2025, riconoscimento di legittimità e ripiano del debito fuori bilancio dell’importo di € 5.894,39 e della variazione d’urgenza al bilancio di previsione finanziario 2025/2027 con ratifica della delibera di giunta comunale n. 114 del 27.06.2025. Provvedimenti che passano a maggioranza con 16 voti favorevoli, 4 contrari e 4 astenuti.
Qualche cifra
L’assessore al Bilancio ha anzitutto parlato del milione di euro da recuperare da Arrical (mancate entrate) e dei 400mila euro da restituire a Kratos tra le passività – tra quelle potenziali menzionato anche un milione dagli espropri su cui le opposizioni hanno chiesto chiarimenti – ma anche di risorse recuperate come 622mila euro di entrate e 944mila per il ripiano. Proprio sulla depurazione, la consigliera Rossella Gallo (M5S) ha richiamato l’interrogazione dell’europarlamentare Pasquale Tridico sui ritardi degli impianti di 30 comuni del Consorzio Valle Crati ma l’assessore ha replicato che si tratta di due piani diversi: in un caso una rivendicazione economica, nell’altro gli investimenti.
Gli altri punti
A Fabio Liparoti, vicesindaco con delega all’Urbanistica, è toccato invece relazione sull’approvazione del regolamento comunale per l’installazione e l’esercizio degli impianti di distribuzione carburanti (15 voti favorevoli, 6 contrari e nessun astenuto): per i nuovi impianti previsti 150 metri di distanza da infrastrutture sensibili (più di 50 persone) e 100 metri dai nuovi impianti residenziali. Il tutto per una maggiore sicurezza, anche dopo la recente esplosione di un impianto gpl a Roma, e in linea con un approccio politico che Liparoti ha ribadito facendo riferimento alla sostenibilità ambientale ma anche alle liberalizzazioni selvagge. Dal centrodestra Eugenio Trombino lamenta una scarsa discussione preliminare sul tema, senza pareri vincolanti della commissione III oltre che giuridici: Gelsomino replica menzionando il coinvolgimento delle opposizioni con Rossella Gallo e Marco Ghionna (assente oggi) in primis. Passa anche la modifica dell’ordine di tumulazione delle salme nel cimitero (il criterio sarà orizzontale e non più verticale, per evitare diversità di trattamento, «un atto di giustizia dopo un regolamento abominevole introdotto dai commissari» ha attaccato Principe), anche in questo caso opposizioni contrarie «non nel merito e nei contenuti ma nel metodo»; ok poi al nuovo regolamento del garante dell’infanzia (rimandato invece il punto all’odg su quello del verde), infine spazio alla mozione di Gallo sul genocidio di Gaza e il riconoscimento dello stato di Palestina, con l’aggiunta – su input dello stesso Principe – di un riferimento di condanna anche agli atti terroristici perpetrati da Hamas il 7 ottobre. (EFur)
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