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l’intervista

Tajani: «Dazi al 15% la miglior soluzione possibile»

Il vicepremier e ministro degli Esteri nell’ambito del Magna Graecia Film Festival di Soverato

Pubblicato il: 01/08/2025 – 22:34
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Tajani: «Dazi al 15% la miglior soluzione possibile»

SOVERATO «Dobbiamo essere molto pragmatici, è chiaro che i dazi fanno danni e questo è ovvio, però i dazi al 15% sono per noi accettabili perché è la miglior soluzione possibile rispetto a ciò che si era prefigurato». Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervistato dal giornalista Tommaso Labate nell’ambito del Magna Graecia Film Festival di Soverato, a Catanzaro. «Adesso – ha aggiunto Tajani – vedremo come evolverà la situazione perché si sta per siglare un accordo quadro, poi settore per settore, prodotto per prodotto, si dovrà vedere quali saranno le eccezioni o meno, quindi ci vorranno settimane e settimane prima di sapere qual è l’esito definitivo di questa trattativa, però – ha concluso il vicepremier e ministro degli Esteri – dobbiamo essere meno pessimisti di quanto si dice».
«Quello che mi preoccupa è la forza dell’euro e la debolezza del dollaro: adesso la situazione sembra essere abbastanza tranquilla, anzi è migliorata negli ultimi due giorni, però certamente un dollaro debole e un euro forte mettono in difficoltà le nostre esportazioni», ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri. «Il dollaro – ha aggiunto Tajani – si è svalutato del 17% dall’inizio dell’anno, questo vuol dire che è superiore il danno fatto dalla svalutazione dell’euro rispetto ai dazi che ci saranno dal 7 di agosto. Cosa fare? Io credo che debba intervenire la Banca Centrale Europea, diminuendo per esempio il costo del denaro, si può ancora scendere, siamo al 2%, ma anche magari comprando titoli di Stato dei vari paesi, quello che si chiama il Quantitative Easing, così come è stato fatto durante il Covid, per avere più euro sul mercato e avere poi una sorta di tesoretto da utilizzare per la politica industriale, per la sanità e per la sicurezza. Queste – ha concluso il vicepremier e ministro degli Esteri – sono delle ipotesi, certamente tocca alla Banca Centrale Europea decidere, ma io dico quello che si potrebbe fare, quello che penso si debba fare». (Agi)

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