Cannizzaro: «Vinceremo le regionali». Poi sfida Falcomatà: «È un insicuro»
Dal segretario regionale di Forza Italia «sostegno incondizionato» ad Occhiuto. Sul sindaco di Reggio: «Esperienza fallimentare al Comune»

REGGIO CALABRIA Francesco Cannizzaro parla di «scelta totalmente condivisa dal partito nazionale e regionale» riguardo le dimissioni del Presidente della Regione Roberto Occhiuto. A margine degli Stati Generali del Sud, il segretario regionale di Forza Italia ha sottolineato il «sostegno incondizionato» al governatore, aggiungendo che la coalizione sarà compatta e di essere «molto curioso di capire da qui a qualche giorno chi sarà l’avversario da battere».
La stoccata a Falcomatà: «Occhiuto egotico? Forse lui è insicuro»
Un impegno elettorale di estrema importanza che si aggiunge a quello delle comunali di Reggio, che dovrebbe essere – specifica Cannizzaro – in primavera. «Vinceremo le elezioni regionali e ci occuperemo delle comunali, anche se il programma è già stato avanzato». Il segretario regionale non le manda a dire al sindaco Falcomatà, che aveva definito «egotico» l’atteggiamento di Occhiuto: «Evidentemente il presidente Occhiuto è egotico, perché è talmente consapevole di essere bravo che è sicuro di se stesso. Per governare la Calabria e una città come Reggio bisogna essere convinti di saperlo fare. Evidentemente Falcomatà è un insicuro e politicamente l’ha dimostrato in questi 10 anni». Cannizzaro critica anche la reazione alle dimissioni del sindaco: «Prima chiedeva le dimissioni, ora le contesta. Falcomatà credo che abbia delle grane interne al Partito Democratico da chiarire. Che farà dopo questa esperienza drastica, fallimentare alla città di Reggio Calabria? Si vuole candidare in Parlamento? Vuole essere l’alternativa al presidente Occhiuto? Lo aspettiamo a braccia aperte per affrontarlo nel campo della politica e della democrazia».
«Occhiuto si riferiva agli odiatori social»
Dentro Forza Italia, ribadisce Cannizzaro, nessuna grana. «Quando Occhiuto parla di blocco si riferisce al fatto che dopo un’inchiesta anche l’apparato amministrativo ha alzato un po’ il freno a mano su quella che è l’attività amministrativa ordinaria. Questo la Calabria non se lo può permettere, quindi io credo che la scelta del presidente va anche nella direzione di dare un po’ di rivitalità a quello che è un processo amministrativo che necessariamente deve riprendere a camminare, perché la Calabria e i calabresi non possono aspettare». Anche sugli “odiatori” citati da Occhiuto, Cannizzaro getta acqua sul fuoco: «Ci sono gli odiatori che si sfogano perché odiano la vita e lo fanno attraverso i social. Tutti siamo attaccati, ci sono anche quelli che scrivono contro il giornalista, contro il parlamentare, contro il sindaco. Io sono convinto che si riferisse agli odiatori seriali che noi riscontriamo sui social e non solo».
«Presenteremo un dossier al governo»
Cannizzaro si dice poi soddisfatto del radicamento del partito in Calabria e a Reggio, come confermato dagli Stati Generali del Sud che ospitano la struttura di vertice del partito. «Lo stato maggiore del partito non si vedeva così presente da moltissimi anni, forse ai tempi di Silvio Berlusconi. Quindi per me personalmente che sono un po’ l’ideatore, è motivo di di soddisfazione e di orgoglio». Dopo un tour nelle altre regioni, sui problemi principali del Sud, verrà «redatto un dossier programmatico, condiviso con tutti i presidenti di regione, da sottoporre al governo e al premier Meloni, per dimostrare che Forza Italia vuole essere, ancora una volta, il partito rappresentante del sud e lo fa in maniera incisiva. Andremo dai nostri ministri a dire quali sono realmente le esigenze di cui ha bisogno il Sud per recuperare quel gap che è ancora attuale». Così come è attuale – aggiunge – la Questione meridionale, ma «siamo sulla buona strada perché il governo sta attenzionando il Sud e siamo convinti che anche dopo la presentazione di queste istanze e alle misure che il governo intenderà intraprendere, subirà un’accelerazione di processo di sviluppo». Un punto di forza del programma è il Ponte sullo Stretto: «Un’opera infrastrutturale straordinaria che collegherà la Sicilia all’intero paese. Non dimentichiamoci che Silvio Berlusconi è stato il primo ideatore. Superata la fase del Cipes, sono convinto che vedremo i primi cartelli di cantiere a Villa San Giovanni e a Messina per realizzare un’opera che interessa all’Europa, al Sud e alla Sicilia, che è sempre più isolata». (redazione@corrierecal.it)
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