Cosenza, sabotato l’acquedotto Bufalo. Sorical: «Fatto grave»
L’impianto alimenta 15 comuni, compreso il capoluogo. Sorical aveva riscontrato pochi giorni fa un calo della portata di 25 litri al secondo

COSENZA Un gesto inaccettabile, considerando soprattutto il periodo in cui si è verificato, tra crisi idriche e difficoltà a reperire la materia prima. Ignoti, infatti, hanno sabotato l’acquedotto Bufalo, che alimenta 15 comuni a sud di Cosenza, compreso il capoluogo. La scoperta questa mattina da parte dei responsabili dell’ufficio di Zona di Cosenza della Sorical, che hanno presentato formale denuncia ai Carabinieri. Sorical, a partire dalle ore 12 di lunedì scorso, aveva riscontrato un calo considerevole della portata del Bufalo di 25 litri al secondo. La società ha prima informato i Comuni di Rogliano, Santo Stefano di Rogliano, Mangone, Figline Vegliaturo, Marzi, Belsito, Malito, Grimaldi, Martirano Antico, Aiello Calabro, Lago, Cleto, Serra d’Aiello, Paterno Calabro e Cosenza, e contestualmente avviato i controlli sulla rete acquedottistica che, come è noto, si estende per oltre 50 km, anche in zone impervie. Dalla verifica è emerso che nel territorio di Aprigliano era stato manomesso un pozzetto e aperto gli scarichi, sottraendo il prezioso liquido e diverse decina di migliaia di cittadini per dirottarlo in un canale di scolo. «Un fatto grave e non isolato – commenta l’amministratore unico del Sorical Cataldo Calabretta – peraltro in un periodo di alte temperature e di considerevole aumento della popolazione che impedisce alla società di erogare un servizio pubblico essenziale».
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