Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 23:51
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

la riflessione

L’ultimo trucco

Era l’8 aprile 1983 quando David Copperfield, per magia, fece sparire la Statua della Libertà, salvo poi “rimetterla” al suo posto qualche minuto dopo, davanti a pochi, tanto fortunati quanto sbalord…

Pubblicato il: 06/08/2025 – 9:17
di Alberto Caruso
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
L’ultimo trucco

Era l’8 aprile 1983 quando David Copperfield, per magia, fece sparire la Statua della Libertà, salvo poi “rimetterla” al suo posto qualche minuto dopo, davanti a pochi, tanto fortunati quanto sbalorditi, spettatori lì presenti e a milioni di altri che ammiravano dalla tv. Chissà che quando, tre anni dopo, il 21 aprile 1986, i Dire Straits uscirono con l’ammaliante singolo “Your latest trick” (“Il tuo ultimo trucco”) non fossero stati ispirati da quell’illusionista americano tanto charmant da affascinare perfino l’icona globale di bellezza Claudia Schiffer.

Sicuramente in tanti credettero che il mago avesse davvero smaterializzato l’iconico monumento, ma la verità è che – allerta spoiler – Lady Libertà è sempre rimasta al suo posto e la vera magia Copperfield l’ha fatta ruotando, in maniera impercettibile, con grandi giochi di distrazione, tutti gli osservatori, così da nasconderla dietro un pilastro issato ad arte. Un capolavoro, non c’è che dire. Questo fanno i grandi illusionisti: distraggono e confondono il pubblico senza che nessuno si accorga dell’inganno; hanno la straordinaria capacità di indirizzare l’attenzione di chi guarda verso un punto in mostra, mentre in quello celato si compie la “magia”.

Così, in un giorno stanco, di quelli che passano nell’attesa delle agognate ferie d’estate, il Presidente della Regione Calabria, con un coup de theatre degno del Copperfield dell’83, ha annunciato ai suoi followers (rigorosamente solo a loro, non anche alla sua maggioranza e men che meno agli organi di stampa) che di lì a poco avrebbe rassegnato le dimissioni dalla sua carica elettiva (rigorosamente solo da quella, non anche dal doppio incarico governativo di commissario per l’emergenza e per l’edilizia sanitaria). Subito tutti a parlare di lui, nel bene o nel male, come voluto: taluni del suo coraggio e del suo acume tattico-politico, talaltri della sua spregiudicatezza. In ogni caso, molta vaghezza sulle ragioni del gesto: ciò su cui devono poggiarsi gli occhi è solo l’immagine che di sé vuole dare il Presidente.

Amare le sorti degli assistenti del mago: nessun ringraziamento, neppure di rito, ai consiglieri regionali o ai suoi assessori, che viene da pensare che in questi quattro anni non abbiano fatto nulla per meritare la gratitudine del capo. Non si vede perché debbano meritare quella degli elettori. No, l’attenzione dei calabresi deve essere tutta rivolta alla ruota formata dalle piume del pavone, che nella stagione degli amori – quella elettorale – sa offrire uno spettacolo da togliere il fiato. Curioso che questa struttura iridescente del pennuto si chiami treno, proprio come quello che in Calabria continuerà a viaggiare a bassa velocità e a scartamento ridotto per chissà quanti anni ancora.

Ecco, allora, il compito a cui sono chiamati gli oppositori del dimissionario, considerati alla stregua di sciacalli e odiatori che non vogliono bene alla Calabria (sic!): non quello di individuare il proprio miglior pavone da contrapporre all’uscente, ma quello di svelare il trucco del mago. Perché, mentre l’illusionista, negli ultimi quattro anni, ha recitato le sue formule tra immagini evocative, giochi di luci e musiche coinvolgenti, celata dietro il pilastro è rimasta una verità di calabresi che emigravano per curarsi, per lavorare, per fuggire alla ‘ndrangheta; una verità di povertà economica e culturale, di disoccupazione, di conflitto sociale e disagio individuale crescenti.

Il centrosinistra tutto (tempestivo e condivisibile è l’appello rivolto da Carlo Guccione a coinvolgere la cospicua fetta di elettorato moderato presente in Calabria) dovrà, insomma, svelare l’inganno e mostrare ai cittadini che la statua è ancora, nonostante lo show, dov’è sempre stata. Solo così, per dirla con Mark Knopfler, le dimissioni del Presidente potranno essere davvero il suo ultimo trucco. E magari anche quello del Bi-Commissario.

Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato

Argomenti
Categorie collegate

x

x