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Non c’è spazio per le “meline”. Venerdì l’ultimo Consiglio regionale della legislatura

La data fissata dal presidente di Palazzo Campanella Mancuso. Passa la linea di Occhiuto che spinge per accelerare al massimo in vista delle elezioni

Pubblicato il: 06/08/2025 – 17:20
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Non c’è spazio per le “meline”. Venerdì l’ultimo Consiglio regionale della legislatura

REGGIO CALABRIA Nessuna perdita di tempo, spazio per le meline” non c’è. Passa la “linea” Occhiuto, che spinge per l’accelerazione dei tempi dopo le sue dimissioni da presidente della Giunta e l’annuncio della sua ricandidatura. E’ stato convocato per venerdì prossimo, 8 agosto, alle ore 12, il Consiglio regionale per la presa d’atto delle dimissioni del presidente della Regione Roberto Occhiuto e lo scioglimento dell’assemblea. La data è stata fissata dal presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso al termine della riunione dei capigruppo. Le dimissioni di Occhiuto sono al terzo punto dell’ordine del giorno. Prima il Consiglio dovrà approvare il Bilancio consolidato del gruppo di amministrazione pubblica del Consiglio per l’esercizio 2024 e assestamenti e variazioni al Bilancio di previsione 2025-2027 del Consiglio. Quindi l’assemblea affronterà l’argomento dimissioni ed al termine della discussione Mancuso congederà i consiglieri.

Tensione in Conferenza dei capigruppo

Non sarebbe stata una passeggiata, la Conferenza dei capigruppo. Secondo quanto si è appreso da fonti di Palazzo Campanella, Mancuso avrebbe fin da subito rimarcato come la decisione di riunione i capigruppo sia stata un atto di garbo istituzionale, comunicando venerdì la data per la seduta del congedo. All’attacco l’opposizione, in particolare il capogruppo del Misto Antonio Lo Schiavo, che avrebbe chiesto di mettere a verbale che “questa accelerazione impedisce la partecipazione democratica” sollecitando dei pareri sull’applicazione delle norme e dei termini e proponendo la seduta del congedo a fine agosto “per dare un corretto svolgimento al percorso” . Mancuso, che secondo i “bene informati” avrebbe concordato la data di venerdì con Occhiuto, avrebbe replicato piuttosto stizzito parlando di una sua prerogativa indiscutibile. Dai banchi della maggioranza nulla da segnalare anche se sempre secondo fonti accreditate – “fuori onda” non sarebbero mancati i mugugni per l’accelerazione impressa al percorso. Un’accelerazione che adesso apre la finestra elettorale dal 28 settembre al 9 dicembre, quindi con la possibilità di votare a fine settembre, anche se resta privilegiata l’ipotesi del voto a metà ottobre.  (a. cant.)

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