Ok dal Cipess al progetto definitivo del Ponte sullo Stretto. Salvini esulta: «Una grande emozione»
Il ministro: «Renderemo la filiera impermeabile alle infiltrazioni mafiose». Sulle tempistiche: «Attraversamento previsto tra il 2032 e il 2033»

ROMA «Non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza. È una grande emozione». Il giorno tanto attesa da Matteo Salvini è arrivato: il vicepremier, ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti e leader della Lega lo definisce ancora una volta «una giornata storica per l’Italia»: quella dell’approvazione da parte del Cipess del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina. Un «traguardo» che Salvini ha celebrato al termine della riunione del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, nel corso di un incontro con i giornalisti presso la Sala Stampa di Palazzo Chigi.
Accanto a lui, in conferenza stampa, il sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega al Cipess Alessandro Morelli. Presente anche l’amministratore delegato della Società Stretto di Messina Pietro Ciucci. E a Palazzo Chigi questa mattina è arrivato anche il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto.

Un’opera da 13,5 miliardi
Dalla campata unica della lunghezza di oltre 3 chilometri e larghezza di oltre 60 metri, il Ponte, da progetto, ospiterà 6 corsie stradali e due binari ferroviari, all’altezza delle torri di quasi 400 metri. Salvini ha sottolineato che «mai nella lunga storia dell’opera si era arrivati ad una fase approvativa così avanzata». L’opera – dal costo di 13,5 miliardi di euro – si inserisce, come spiegato, «in un più ampio programma di rilancio infrastrutturale promosso dal Ministero, con investimenti in strade e ferrovie tra Sicilia e Calabria del valore di 70 miliardi fino al 2032». Un rilancio economico per i territori coinvolti, più volte promesso dal vicepremier e ministro dei Trasporti nelle sue visite in Calabria e Sicilia negli ultimi anni. E nuove visite in riva allo Stretto sono imminenti. Salvini è infatti atteso questa sera a Messina e domani a Villa San Giovanni, alle ore 10, al Pilone in località Santa Trada.

Su infiltrazioni e tempistiche
In conferenza stampa Salvini, rispondendo alle domande dei giornalisti ha spiegato: «Non è un punto d’arrivo, ma un punto di partenza che arriva dopo due anni e mezzo di lavoro costante, dopo qualche centinaio di riunioni a tutti i livelli. Sarà il ponte a campata unica più lungo al mondo, oggi il primato spetta a un ponte turco». E sul pericolo di infiltrazioni mafiose da parte di ‘ndrangheta e Cosa nostra, il vicepremier ha detto: «Sono in costante contatto con le Prefetture di Messina e Reggio, ho visitato il procuratore Melillo e parlato con tutte le procura: contrastare ogni tipo di infiltrazione sarà la nostra ragion d’essere. Con il Ministero dell’Interno si stanno adottando tutti i protocolli che si sono già adottati per l’Expo e per le Olimpiadi per rendere tutta la filiera, dagli appalti ai subappalti, impermeabile. D’altronde non fare il Ponte, come qualcuno dice, perché c’è la mafia o la ‘ndrangheta significherebbe non fare più niente». Sui tempi di realizzazione il ministro ai Trasporti ha spiegato: «E’ un’opera che non ha precedenti al mondo. Essendo un unicum si procede con buonsenso e rispettando tutto quello che la tecnica prevede. L’attraversamento è previsto tra il 2032 e il 2033».
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