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Regionali Calabria, due nodi (e un candidato ombra) nel nuovo polo socialista

L’area centro-riformista battezzata ieri a Rende deve risolvere il rebus dell’aspirante presidente (Franz Caruso?) e il ruolo di Azione e Idm

Pubblicato il: 07/08/2025 – 10:33
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Regionali Calabria, due nodi (e un candidato ombra) nel nuovo polo socialista

COSENZA «Ci siamo e possiamo dialogare con Pd e 5 Stelle non da subalterni, e magari con una lista da 10-12% ed eventuali altre aggregate». La nascita del Polo centrista e socialista anticipa le mosse dei dem e dei grillini, ancora orientate da Roma, ma il ragionamento di uno dei fedelissimi di Sandro Principe – suo il virgolettato in apertura – apre scenari inaspettati, con un paio di snodi da chiarire di qui al voto d’autunno: anzitutto c’è un non detto che riguarda la candidatura di Franz Caruso, sindaco di Cosenza, a presidente della Regione. Negli ambienti del nuovo soggetto che ieri ha fatto la sua prima uscita a Rende l’ipotesi è smentita ma è un fatto che dall’avvocato socialista alla guida di Palazzo dei Bruzi non è mai arrivata una smentita anzi l’opzione candidatura è stata periodicamente confermata, ribadita e rilanciata. In un eventuale tavolo di centro-sinistra è quasi fisiologico che il nome portato in dote dall’area centro-riformista sarebbe quello di Franz Caruso.

Azione e Idm aghi della bilancia

Il primo nodo da chiarire è il ruolo di Azione, che attualmente appare indecisa e ieri era presente al vertice di Rende non per avere aderito a un progetto ma per «aver risposto a un invito»: è chiaro che i calendiani guardino con interesse anche a un eventuale segnale di (ri)apertura di Roberto Occhiuto dopo lo strappo dei giorni scorsi: strappo da ricucire anche in virtù della posizione del leader nazionale Carlo Calenda che come noto non è molto incline a considerare come possibili eventuali alleanze con il Movimento 5 Stelle; ma qui naturalmente entriamo nel terreno ancora ipotetico di un eventuale campo larghissimo che allo stato non sembra scontato, visti i tanti nomi che si stanno agitando sulla scena (le quotazioni di Tridico non sono mai decollate perché il suo ruolo secondo Giuseppe Conte è quello di pungolo anti-von der Leyen a Bruxelles).
Guardando le dinamiche nazionali che differiscono talvolta da quelle locali, Calenda non nasconderebbe la voglia di ricucire con il centrodestra.
Il secondo ago della bilancia nella partita regionali, almeno sulla sponda cosentina in questa primissima fase, riguarda Italia del Meridione: il movimento di Orlandino Greco non fa mistero di una ascendenza leghista – ieri il sindaco di Castrolibero esultava per il “varo” del Ponte sullo Stretto – eppure ha appoggiato, incassando poi una visibilità nella squadra di governo, la candidatura e l’elezione di Sandro Principe a sindaco di Rende. In questo eventuale Polo socialista – e comunque con forte connotazione di centro-sinistra – è probabile una lista Idm? (EFur)

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