Sbarra: «Il Ponte farà bene non solo al Sud»
Secondo il sottosegretario «avremo una crescita dell’occupazione sia diretta sia collegata all’indotto»

ROMA “Il Ponte sullo Stretto assicurerà continuità territoriale alla Penisola e renderà il Sud un grande nodo strategico nelle reti di trasporto verso l’Europa e il Mediterraneo”. Lo spiega al QN Luigi Sbarra, ex leader della Cisl, oggi sottosegretario a Palazzo Chigi con la delega per il Mezzogiorno. “Sarà un’importante infrastruttura all’avanguardia dal punto di vista tecnico e ingegneristico, con la più lunga campata unica al mondo – ricorda -. Il Ponte è la naturale e logica prosecuzione della realizzazione di opere strategiche nel Sud, in continuità e in coerenza con la programmazione nazionale e con quanto previsto dal Pnrr”. Secondo Sbarra la realizzazione “inciderà sul rilancio del tessuto economico e imprenditoriale della Sicilia, della Calabria e dell’intero Mezzogiorno. Avremo una crescita dell’occupazione sia diretta, si prevede la creazione di 120 mila posti di lavoro – evidenzia -, sia collegata all’indotto. Il Sud potrà migliorare il suo export, con un ulteriore aumento quindi del Pil, che già oggi cresce più della media nazionale. Si tratta di un investimento non solo sul presente, ma soprattutto sul futuro del Sud e dell’Italia”. C’è chi teme il rischio di infiltrazioni criminali. “Non possiamo rinunciare a fare investimenti o a mettere a terra politiche di crescita e sviluppo, solo per il rischio di infiltrazioni criminali – obietta -. Lo Stato ha la forza di combattere, contrastare, sconfiggere le Mafie e al tempo stesso operare per la crescita economica e il lavoro”.
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