Regionali in Calabria, un vocale di Pignataro “infiamma” il centrosinistra
L’indiscrezione lanciata da Open: il segretario di Avs avrebbe inviato un audio in cui parla di complotti, «gioco sporco» e «veti»

LAMEZIA TERME Una clamorosa indiscrezione lanciata da Open rischia di scatenare un “terremoto” e aprire serie crepe all’interno del centrosinistra, a poco meno di due mesi dalle elezioni Regionali in Calabria. Secondo quanto riportato, Fernando Pignataro, segretario regionale di Avs, avrebbe infatti inviato un vocale Whatsapp di oltre dieci minuti ai dirigenti di Sinistra italiana, audio poi finito in varie chat, lamentandosi di numerosi aspetti riguardanti la coalizione.
Il contenuto dell’audio
Il contesto è quello della riunione tra Pd, M5s e Avs tenutasi a Lamezia Terme. Si parte dalla posizione della deputata pentastellata Anna Laura Orrico, che avrebbe messo nero su bianco una sorta di «carta dei principi» su «questioni irrinunciabili» da inserire nel programma, tra cui sanità, contrasto al Ponte sullo Stretto, ambiente e salario minimo. «Se questi punti si accettano si può andare avanti, se no abbiamo due ricette diverse per la Calabria», sarebbe stato il commento di Pignataro. E ancora, il passaggio sulla possibile candidatura di Pasquale Tridico, sempre del M5s, appoggiato dal Pd, ma che per Pignataro servirebbe anche a «porre un freno a un’eventuale candidatura di Avs», che nei giorni scorsi ha rivendicato la propria autonomia. Poi, il tema del complotto e qui l’accusa è pesante: secondo Pignataro ci sarebbe una strategia dietro il nome di Tridico, che avrebbe «messo in difficoltà il Pd con una rinuncia quasi definitiva». Il M5s avrebbe quindi accettato la candidatura dell’europarlamentare, pur sapendo che non sarebbe andata in porto, per poi tentare di puntare sulla deputata Vittoria Baldino. Un sistema che il segretario regionale di Avs avrebbe definito un «gioco delle parti un po’ sporco». Infine, il punto che secondo Open avrebbe fatto «imbufalire» la segretaria del Pd, Elly Schlein: Pignataro sostiene infatti che nel partito ci sia un «veto politico su Flavio Stasi», sindaco di Corigliano-Rossano, nome considerato in questi giorni da Avs insieme a quello di Lucano, «un veto attribuibile – parola di Pignataro – al gruppo del senatore Nicola Irto», nome “forte” per i dem. E su questo punto, Pignataro avrebbe detto, senza esitare: «È un fatto assolutamente dirimente. Non possiamo accettare un veto, a qualsiasi livello, su qualsiasi nostra scelta, nell’unica regione in cui poniamo candidature, mentre noi non abbiamo mai posto veti su nessun candidato del Pd o del M5S. Siamo sempre leali, anche verso candidature che non sono le nostre». Insomma, parole dure che avrebbe provocato reazioni importanti da parte dei membri del Pd a livello regionale. L’aria si fa pesante e a meno di due mesi dalle votazioni la situazione all’interno della coalizione di centrosinistra appare alquanto complessa.
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