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l’intervista del corriere della calabria

Pietropaolo: «In Regione 800 nuovi dipendenti, determinanti per il futuro della Calabria»

Il vicepresidente uscente: «In questi 4 anni sono state portate a termine riforme strategiche ed essenziali». Sul voto: «Meno “mbasciate” e più fatti»

Pubblicato il: 14/08/2025 – 8:05
di Danilo Monteleone
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Pietropaolo: «In Regione 800 nuovi dipendenti, determinanti per il futuro della Calabria»

Su Filippo Pietropaolo, esponente di Fratelli d’Italia e vicepresidente della Giunta Regionale, è ricaduta in questi giorni la responsabilità di “guidare” la Regione con alcuni fondamentali atti, la fissazione della data elettorale – in primis – e la gestione della complessa macchina che porterà i calabresi al voto.
E’ di Pietropaolo la firma e l’indicazione della data che hanno sollevato diverse polemiche.
«Sono giorni un po’ concitati – ci dice Pietropaolo – siamo tutti coinvolti per far girare appieno regime la macchina amministrativa che consente le elezioni, è una macchina complessa che va seguita e coinvolge la Regione, le Prefetture e tutti i comuni. Il ruolo del vicepresidente in questo caso è emerso per il fatto che la legge regionale elettorale prevede, in caso di dimissioni volontarie e anticipate del Presidente, che le elezioni vengano indette dal vicepresidente, ed è quello che ho fatto. C’è stata molta polemica su questo argomento negli ultimi giorni, però le norme sono chiare, il Presidente e la Giunta rimangono in carica per l’ordinaria amministrazione ed è il vicepresidente ad indire le elezioni».

Presenza, discussioni e approfondimenti

Un anno fa, il 17 luglio del 2024, la nomina di Pietropaolo a vicepresidente, dodici mesi nei quali l’esponente di Fratelli d’Italia ha spesso rappresentato la Regione nei contesti politici ed istituzionali sovranazionali. «È un tema troppe volte colpevolmente trascurato, invece con il Presidente Occhiuto ha assunto centralità. In molte occasioni – su delega del Presidente – ho rappresentato la Calabria in ambienti di carattere europeo, partecipando a discussioni ed approfondimenti su macrotemi comuni a molte regioni d’Europa. In quei contesti se come Regione non ci sei, se non partecipi e discuti, con le successive interlocuzioni con Commissione e Parlamento Europeo, sei fuori dai processi decisionali che contano. E’ un lavoro essenziale a cui credo la Calabria debba guardare con interesse e maggiore attenzione avendo come ambizione quella di una politica di livello più alto».

«Della Regione ho una visione completa»

Poi temi concreti dell’azione regionale con un punto di vista, dice Pietropaolo, che è complessivo. «Da più di 25 anni ho a che fare con la Regione, da amministratore del Comune e della Provincia di Catanzaro ed anche come imprenditore. Posso dire di avere dell’ente regionale una visione completa e devo dire, mantenendo al massimo un approccio di onestà intellettuale, che quello che è successo in questi 4 anni ha segnato, a mio avviso, una svolta da tanti punti di vista. In campagna elettorale – specifica Pietropaolo – tutto viene ingigantito, le posizioni ed i giudizi si estremizzano, da un lato magari c’è chi esalta la situazione a prescindere, dall’altro chi la descrive con toni apocalittici. Mi rendo conto che in campagna elettorale è più complicato del solito ma occorrerebbe far prevalere un giudizio sereno, ancorato ai fatti. Non c’è dubbio – ad esempio – che in questi 4 anni siano state portate a termine riforme strategiche ed essenziali, in alcuni casi i loro effetti positivi non si vedono ancora ma presto saranno apprezzabili ed apprezzati da tutti. Mi riferisco alla sanità, all’agricoltura, agli aeroporti o, per stare ai settori di mia stretta competenza, al personale ed alla macchina burocratica regionale. Ho fatto concorsi bloccati forse da trent’anni, in questo momento in cittadella regionale c’è un po’ di confusione ma è determinata da un dato oggettivo ed incontrovertibile, c’è tanto personale nuovo, non parliamo di 10 o 80 dipendenti, parliamo di 800 ragazze e ragazzi che sono entrati a far parte della macchina burocratica regionale con concorsi sui quali, peraltro, non abbiamo avuto alcun problema. Andrà tutto a regime e finalmente la Regione potrà contare su professionalità che contribuiranno in maniera determinante al suo futuro».

«Meloni una spanna sopra tutti gli altri»

Pietropaolo passa poi in rassegna i temi più eminentemente politici ed elettorali. «Milito in un partito che ha l’orgoglio di avere come guida Giorgia Meloni che sta dimostrando di essere una spanna sopra tutti gli altri. In Calabria Fratelli d’Italia non ha registrato nelle scorse regionali (2021) un grandissimo risultato, ha avuto l’8,7% (66.277 voti), in flessione rispetto alla tornata regionale del 2020 quando registrammo il 10,85% (84.507 voti). Giova considerare – aggiunge Pietropaolo – che eravamo all’opposizione, questa è la prima volta che si svolgono le elezioni regionali con Fratelli d’Italia al governo e con un governo che sta dando segnali molto importanti, soprattutto al Sud. E sono certo che questo elemento avrà il suo peso nel risultato che avremmo il 5 e 6 ottobre, siamo cresciuti di molto non solo a livello nazionale ma anche nelle competizioni amministrative e locali».

«Meno “mbasciate” e più fatti»

Sulla corsa personale Pietropaolo chiarisce i contorni del suo impegno e lancia un appello alla politica regionale. «Mi candido sulla base di motivazioni che riguardano il buon governo della Calabria e per sostenere un partito che ha risposto fiducia in me, come assessore e come vicepresidente. Personalmente non sono un “cercatore di consensi” come spesso e purtroppo avviene nella nostra regione, dove la ricerca spasmodica della preferenza a volte può essere un problema. Vorrei lanciare un messaggio positivo, si può fare politica in maniera diversa, puntando su alcune cose essenziali e consentendo agli elettori di capire chi si ha davanti, qual è l’impegno del partito che rappresenta, quali sono le cose realizzate quando si è avuta la responsabilità del governo. E’ un messaggio importante che rivolgo a tutti i candidati al consiglio regionale, meno clientela spicciola, meno “mbasciate” e più fatti, idee, programmi, cose realizzate. Su questo, per fortuna, Fratelli d’Italia è un partito da sempre rigoroso, tutta la politica regionale dovrebbe fare in questa direzione un salto di qualità». (redazione@corrierecal.it)

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