Il business della droga nel Reggino, l’erba «in grado di fiorire in 15 giorni» e il produttore specializzato: «Ha brevetto olandese»
I riferimenti a innesti particolari in grado di produrre un tipo di erba definita “genetica”. «Fa la talea, la taglia l’innesta la fa». Necessarie lampade e aspiratori

REGGIO CALABRIA Innesti particolari in grado di produrre un tipo di erba definita “genetica”, capace di fiorire in 15 giorni. A doverla produrre per le piazze di spaccio di Reggio Calabria e non solo, sarebbe stato un soggetto di «indiscutibili capacità tecniche in materia, specializzatosi in Olanda». Ne parlano gli indagati dell’inchiesta “Oikos” della Dda reggina che ha fatto luce su una capillare attività di spaccio di sostanze stupefacenti realizzata attraverso una fitta rete di clienti abituali e fornitori. La regia, per il traffico di sostanze stupefacenti, veniva da San Roberto, in provincia di Reggio Calabria, ma le proiezioni arrivavano ben oltre, andando a toccare tutta la provincia reggina e la Sicilia. Al vertice, secondo le indagini, c’era Antonio Caracciolo. Per l’accusa con il ruolo di «promotore, dirigente, organizzatore e finanziatore dell’associazione».
La strategia per produrre droga in proprio
«Ha il brevetto che ha conseguito in Olanda, è brevettato per come deve fare l’erba, fa la talea, la taglia l’innesta la fa», E ancora: «L’ha inventata lui che fiorisce in quindici giorni, l’hai visto mai nella pianta che in quindici giorni te ne fa otto grammi a pianta, tanti, piccoli cosi… l’ho vista io con gli occhi, io! neanche in quindici giorni gli è fiorita!». A parlare sono Antonio Caracciolo e Domenico Laganà, per gli investigatori alla ricerca di strategie capaci di farli crescere, affermare e consolidare nella piazza del commercio degli stupefacenti. La strategia, che viene fuori dalle carte dell’inchiesta, avrebbe dovuto aiutarli a mettersi un’attività in proprio, lo scopo è quello di allestire un’area per la coltivazione in proprio di marijuana, per un più immediato approvvigionamento e per bypassare i locali tornitori che lucravano sulla loro attività illecita. Un business proficuo. Caracciolo proseguiva spiegando che a Reggio Calabria poteva riuscire a vendere 5 chili di marijuana a 3mila euro e che se l’avesse recapitata a Catania avrebbe potuto “piazzarla” perfino a 6mila euro al chilo.
Il produttore «specializzato in Olanda»
Per questo, i due conversanti si confrontavano sulla necessità di prendere in locazione un’abitazione dove installare le lampade per allestire una piantagione artificiale. Mentre Caracciolo, in merito, precisava di conoscere un ragazzo disponibile a fare il lavoro e che quest’ultimo disponesse delle lampade necessarie e che servissero degli aspiratori dal costo di 400 euro ciascuno. La persona che avrebbero incaricato per la produzione si era «specializzata in Olanda» ed era in grado di produrre innesti particolari: «Io ce l’ho un ragazzo che la fa, capisci, ha pure le lampade e tutte cose però dobbiamo comprare gli aspiratori, costano quattrocento euro ad aspiratore».
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