Crollo a Lamezia Terme: proprietari obbligati a intervenire entro 30 giorni (e a loro spese)
Ordinanza del sindaco lametino, Mario Murone che obbliga i proprietari a «rimuovere i pericoli per l’incolumità pubblica e privata»

LAMEZIA TERME «Adottare tutti i provvedimenti necessari (accertamenti tecnici ed eventuali opere provvisionali e ristrutturazioni) atti a rimuovere i pericoli per l’incolumità pubblica e privata e la preservazione dei beni e all’immediata messa in sicurezza degli immobili in questione, entro e non oltre 30 giorni». È quanto stabilisce l’ultima ordinanza (la n. 33) firmata dal sindaco di Lamezia Terme, Mario Murone.

Il riferimento è al crollo della facciata dalla palazzina avvenuto nei giorni scorsi nel quartiere Sambiase, a Lamezia Terme. Un episodio particolarmente preoccupante ma che, per fortuna, non ha causato morti o feriti. Bisogna, però, intervenire e farlo subito ed è per questo che il Comune ha già firmato l’ordinanza secondo la quale i proprietari dell’immobile dovranno «eseguire le opere necessarie nell’osservanza delle vigenti normative di legge e regolamenti, sotto la guida di tecnico qualificato e responsabile», tenendo comunque conto che, al momento, l’area è stata posta sotto sequestro dall’autorità giudiziaria per la messa in sicurezza.

L’amministrazione cita una comunicazione dei Vigili del Fuoco in cui si parla di una «urgente e inderogabile valutazione tecnica approfondita che interessi l’intera opera da costruzione oggetto del crollo», da effettuare attraverso «un’indagine strutturale, geotecnica e strumentale, condotta da personale tecnico specializzato, finalizzata alla pronta messa in sicurezza del luogo». Una valutazione che non si limiti, dunque, esclusivamente alle porzioni di struttura crollata. In buona sostanza, lo scenario è quello di una situazione potenzialmente pericolosa per la pubblica e privata incolumità, con la possibilità che crollino anche altre parti dell’immobile o le pareti pericolanti.
Toccherà ai proprietari dell’immobile provvedere, a propria cura e spesa ed in tempi immediati, al ripristino di idonee e sufficienti condizioni di sicurezza del fabbricato. Eventuali danni a cose e persone derivanti dalla mancata messa in sicurezza dell’immobile, «saranno a carico del proprietario inadempiente, o suoi aventi causa, che ne risponderanno in Sede civile, penale e amministrativa». (Gi.Cu.)
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